Toscana

Versilia: Regione, su trasfusione sbagliata procedure adeguate

La paziente, tuttora ricoverata nella terapia intensiva del Versilia, afferma la Regione, «è in condizioni stabili, e gli esami non evidenziano conseguenze importanti imputabili alla trasfusione sbagliata». Intanto il Centro Gestione Rischio Clinico della Regione ha reso noti i risultati dell’audit svolto ieri al Versilia da tecnici del CGRC assieme agli operatori sanitari della Asl 12, per valutare eventuali criticità nella gestione della paziente e possibili azioni di miglioramento da intraprendere per ridurre il rischio trasfusionale.

«Dall’analisi è emersa una sostanziale adeguatezza delle procedure trasfusionali in uso presso l’ospedale – si legge nella relazione del CGRC -, nonché la buona capacità degli operatori di gestire tempestivamente le conseguenze dell’evento avverso». Sono state riscontrate alcune criticità nella gestione operativa dei controlli previsti sulla sacca, che hanno condotto all’attribuzione di un’unità di sangue di un gruppo sanguigno diverso da quello della paziente, alla quale era stata prescritta la trasfusione sulla base di una corretta valutazione delle sue condizioni cliniche, molto gravi al momento del suo accesso in reparto.

«L’audit – si legge ancora nella relazione – si è concluso con la raccomandazione di adottare una checklist per il controllo di tutte le fasi del processo trasfusionale, e l’introduzione del braccialetto identificativo del paziente anche nell’aera medica, a completamento della buona pratica di identificazione del paziente già applicata in altre aree dell’ospedale».