Toscana

Viareggio, il Tar annulla le elezioni comunali del 2015

La sentenza dei giudici amministrativi, datata 12 luglio 2016, è chiara: “si dovrà tornare al voto”. A rendere note la decisione dei giudici amministrativi è stato lo stesso ricorrente, Massimiliano Baldini, candidato sindaco per Lega Nord, Fratelli d’Italia e liste civiche alle medesime elezioni amministrative. Il Tar, si legge, dispone “la rinnovazione delle operazioni di voto relative al Comune di Viareggio con riferimento alle operazioni di voto in tutte le sezioni”.

La sentenza trova motivo nelle gravi irregolarità registratesi nella gestione delle operazioni di voto in alcune sezioni del Comune di Viareggio, in particolare nella sezione 2 dove all’appello mancano ben 675 schede autenticate ma non verbalizzate. Ma serie compromissioni sono emerse anche in altre sezioni. Quindi tutto da rifare. Sia per quanto concerne il primo turno, sia per quanto riguarda il ballottaggio.

La notizia scuote la città e l’intero mondo politico locale. Proprio in questi giorni arrivavano buone notizie sul fronte del dissesto economico del Comune: proprio l’11 luglio l’Organismo Straordinario di Liquidazione aveva quantificato l’ammontare del debito del Comune e aveva anche proposto all’amministrazione di aderire alla Procedura semplificata che avrebbe permesso l’uscita dalla fase di dissesto con un dimezzamento degli oneri per il Comune. Insomma una situazione che solo un anno fa sembrava una chimera.

Ma la sentenza del Tar getta questa via di uscita ancora più in là. Se Del Ghingaro non presenta ricorso al Consiglio di Stato, per Viareggio si apre la via per un nuovo Commissariamento prefettizio. Sarebbe il terzo negli ultimi quattro anni, un record amaro per la Perla del Tirreno.

Intanto il mondo politico locale è in fibrillazione. Le elezioni a Viareggio potrebbero svolgersi nella primavera del 2017. Il Pd, all’opposizione di Del Ghingaro, e il tutto il centrodestra auspicano un veloce commissariamento per tornare a guidare la città fuori dal tunnel, grazie a nuove elezioni.

Dal canto suo il Giorgio Del Ghingaro, che a seguito della sentenza del Tar e in mancanza di un suo ricorso  è da considerarsi a tutti gli effetti decaduto dalla carica di Sindaco, si affida ad un post sulla su Facebook nel quale, tra le altre cose, si legge: “Oggi, con la sentenza del Tar, tutto torna in discussione. Non entro nel merito perchè mi sento e mi pongo come uomo delle istituzioni. E le istituzioni sono una cosa importante, da rispettare sempre e comunque”.

E aggiunge: “Non mi piacciono le recriminazioni, i rimpianti e le battaglie per se stessi, perchè amo Viareggio e metto al primo posto gli interessi della città e dei cittadini. Lascio agli altri la responsabilità di riaprire una fase di crisi economica, politica e sociale, che ci eravamo lasciati alle spalle. Io sto dalla parte di una cittá che ha dimostrato di saper tornare a correre. Oggi la comunità di Viareggio deve stringersi forte intorno all’orgoglio del cambiamento iniziato, perchè i grandi processi democratici partono sempre dal basso e nessuna sentenza può fermarli. Abbiamo fatto insieme un bel pezzo di strada verso la speranza e sempre insieme continueremo il cammino”.