Vita Chiesa

8xmille: domenica 14 maggio la 28ª Giornata nazionale di sensibilizzazione

Una Giornata «in cui le parrocchie possono fare la loro parte, come tramite per raggiungere i fedeli, mostrando attraverso gli strumenti dell’informazione e della trasparenza la Chiesa per quello che è: una madre vicina a chi più ne ha bisogno».

Molteplici le proposte: comunicare con i propri parrocchiani leggendo un messaggio a fine celebrazione, coinvolgendo l’incaricato diocesano o i referenti parrocchiali per il Sovvenire, distribuendo il materiale del kit informativo inviato a tutte le comunità o ancora partecipando al concorso TuttixTutti. Quest’ultima, in particolare, è un’iniziativa rivolta alle parrocchie italiane (l’anno scorso chiamata IfeelCUD) che richiede l’organizzazione di un incontro formativo locale per promuovere il sostegno economico alla Chiesa cattolica e l’ideazione di un progetto di utilità sociale per la propria comunità, permettendo a ogni parrocchia di concorrere alla vincita di un contributo – tra i 1.000 e i 15.000 euro – per la realizzazione dell’idea proposta. Non solo saranno premiati i 10 progetti più meritevoli ma anche tutti gli incontri formativi, organizzati secondo una specifica procedura, saranno sostenuti con un contributo tra i 1.000 e i 2.000 euro. Da qui lo slogan del concorso che recita: «Quest’anno vincono tutti».

«La firma – afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa – rappresenta un gesto consapevole di partecipazione alla missione della Chiesa. È importante ricordarlo ogni anno durante la Giornata nazionale, informando le comunità sulle destinazioni dei fondi affidati alla Chiesa cattolica che, comunque, non sono automatici e necessitano della libera scelta dei cittadini da rinnovare ogni anno».

Inoltre, sottolinea Calabresi, «partecipare a TuttixTutti, organizzando un incontro formativo, può rappresentare per le parrocchie un’opportunità in più di formazione oltre che un’occasione per vedere una propria attività sociale parrocchiale sostenuta concretamente. Premieremo infatti sia la creatività progettuale sia la creatività pastorale, perché non si può scindere l’evangelizzazione dal promuovere il bene comune».