Vita Chiesa
ABBE’ PIERRE, IL CORDOGLIO DEI VESCOVI FRANCESI; TELEGRAMMA DEL PAPA
Prego per tutti coloro che ha aiutato e dei quali si è fatto portavoce, condividendo la loro povertà e rompendo il muro dell’indifferenza. Possano trovare conforto nella speranza di Dio amore che ha sempre testimoniato. Con queste parole il presidente dei vescovi francesi, l’arcivescovo di Bordeaux, card. Jean-Pierre Ricard, ha ricordato l’abbé Pierre morto la notte scorsa in un ospedale parigino. Ricordo con emozione si legge in un comunicato diffuso poco fa dalla Conferenza episcopale francese e firmato dal card. Ricard la frase con cui l’abbé Pierre chiude la sua Lettera a Dio’ del 4 ottobre 2005 in cui dice Padre attendo da tanto tempo di vivere alla tua presenza che è amore – . L’abbé Pierre ha raggiunto il Padre. Ricard scrive anche di pensare ai francesi la cui ammirazione per il religioso non si è mai affievolita. Attraverso di lui afferma hanno manifestato il loro attaccamento alla generosità, alla solidarietà, all’attenzione per i diseredati. Emmaus e la fondazione Abbé Pierre continueranno ad operare nel suo nome dal momento che la precarietà e la mancanza di alloggi restano preoccupanti, in Francia come in altri Paesi. Queste associazioni conclude Ricard ci danno una eccezionale testimonianza di impegno e di umanità quale fu la vita dell’abbé Pierre.
Un gigante della misericordia, così il card. Godfried Danneels, a nome dei vescovi del Belgio ricorda l’abbé Pierre. Rendiamo grazie a Dio per la sua vita. Al di là dei vari aspetti religiosi o filosofici, ricordava a ciascuno il proprio dovere di umanità. Da mezzo secolo prosegue la nota del cardinale l’uomo con il berretto incarnava l’amore di Gesù Cristo. Possa riposare in pace e suscitare in molti la voglia di continuare la sua lotta per la giustizia e la fraternità.