Vita Chiesa

AGENZIA FIDES: 21 GLI OPERATORI PASTORALI MISSIONARI UCCISI NEL 2007

15 sacerdoti, 3 diaconi, 1 religioso, 1 religiosa, 1 seminarista, hanno perso la vita in modo violento nel corso del 2007. Uomini e donne che hanno scelto di testimoniare l’amore di Cristo con tutto il proprio essere fino alla fine, in realtà spesso dominate dalla violenza, dal degrado, dalla povertà materiale e spirituale; in luoghi sovente segnati dalla mancanza di rispetto, della dignità e dei diritti dell’uomo. L’Asia, secondo l’Agenzia Fides, registra il più alto tributo di sangue, poi l’America latina, l’Africa, l’Europa. “Non bisogna mai disgiungere l’impegno sociale della carità dall’annuncio coraggioso della fede… carità e annuncio vanno sempre insieme”, ha ricordato Benedetto XVI all’udienza generale del 10 gennaio 2007. Un paradigma seguito fino alla fine dal missionario novantenne p. Mario Bianco, morto a Manizales in Colombia, dopo una vita al servizio degli altri, in seguito ad un’aggressione di alcuni banditi. Come non ricordare la testimonianza della sudafricana Suor Anne Thole, che ha sacrificato la propria vita nel tentativo di salvare quella degli altri da un incendio che aveva avvolto l’ospedale in cui lavorava. Altro esempio di altruismo e di generosità viene da D. Nicholaspillai Packiyaranjith, coordinatore del “Jesuit Refugee Service” nel distretto di Mannar, in Sri Lanka, rimasto ucciso dall’esplosione di una bomba piazzata sulla strada che percorreva per portare assistenza al campo rifugiati e all’orfanotrofio di Vidathalvu. Tante le testimonianze presentate dal rapporto annuale della Fides, secondo il quale dal 1990 sono stati uccisi 777 uomini della speranza, 248 solo nel 1994, durante il genocidio in Rwanda. Un lungo elenco provvisorio al quale però deve essere aggiunta la lista dei tanti di cui forse non si avrà mai notizia, che in ogni angolo del pianeta soffrono e pagano anche con la vita la loro fede in Cristo. (Fonte: Radio Vaticana)Il dossier dell’agenzia Fides