Vita Chiesa

AGORÀ DEI GIOVANI, BENEDETTO XVI: IL PAPA VI È VICINO, NON ABBIATE PAURA

“A tutti vorrei giungesse questa mia parola: il Papa vi è vicino, condivide le vostre gioie e le vostre pene, soprattutto condivide le speranze più intime che sono nel vostro animo e per ciascuno chiede al Signore il dono di una vita piena e felice, una vita ricca di senso, una vita vera”. Questo il messaggio che Benedetto XVI ha rivolto ai giovani, stasera, durante la veglia di preghiera nella piana di Montorso. Durante la veglia il Papa ha ascolato alcune testimonianze di giovani e a loro ha risposto parlando a braccio. Poi, dopo la proclamazione del Vangelo, ha preso la parola per un discorso più lungo”. A tutti i giovani il Papa suggerisce di adottare “l’atteggiamento interiore e l’abbandono fiducioso di quella giovane donna, che oltre duemila anni fa disse il suo sì al Padre che la sceglieva per essere” la Madre del Figlio suo. “Il Padre – ha detto il Papa – la scelse perché docile e obbediente alla sua volontà. Come lei, come la piccola Maria, ognuno di voi, cari giovani amici, dica con fede a Dio: Eccomi, avvenga di me quello che hai detto”. “Purtroppo oggi, non di rado, un’esistenza piena e felice – ha detto il Papa nell’omelia della veglia – viene vista da molti giovani come un sogno difficile, e qualche volta quasi irrealizzabile. Tanti vostri coetanei guardano al futuro con apprensione e si pongono non pochi interrogativi”. Ma Benedetto XVI ha una parola di conforto per tutti: “Con amore e convinzione ripeto a voi, giovani qui presenti, e attraverso di voi, ai vostri coetanei del mondo intero: Non abbiate timore, Cristo può colmare le aspirazioni più intime del vostro cuore!”. Dunque, “ciascuno di voi se resta unito a Cristo, può compiere grandi cose. Ecco perché, cari amici, non dovete aver paura di sognare ad occhi aperti grandi progetti di bene e non dovete lasciarvi scoraggiare dalle difficoltà. Cristo ha fiducia in voi e desidera che possiate realizzare ogni vostro più nobile ed alto sogno di autentica felicità. Niente è impossibile per chi si fida di Dio e si affida a Lui”. Perciò, il Papa invita a guardare a Maria cui l’Angelo “prospettò qualcosa di veramente inconcepibile”: “Mi chiedo e vi domando: le richieste che Dio ci rivolge, per quanto impegnative possano sembrarci, potranno mai uguagliare ciò che fu domandato da Dio alla giovane Maria? Cari ragazzi e ragazze, impariamo da Maria a dire il nostro sì, perché lei sa veramente che cosa significhi rispondere generosamente alle richieste del Signore”.

Seguendo Maria “docilmente”, ha detto il Papa, “scoprirete la bellezza dell’amore, non però di un amore usa-e-getta, passeggero e ingannevole, prigioniero di una mentalità egoista e materialista, ma dell’amore vero e profondo”. “Nel più intimo del cuore” ogni giovane, ha sottolineato tra gli applausi dei presenti, “coltiva il sogno di un amore che dia senso pieno al proprio avvenire. Per molti questo trova compimento nella scelta del matrimonio e nella formazione di una famiglia dove l’amore tra un uomo e una donna sia vissuto come dono reciproco e fedele, come dono definitivo, suggellato dal sì pronunciato davanti a Dio nel giorno del matrimonio, un sì per tutta l’esistenza”. “So bene – ha aggiunto – che questo sogno è oggi sempre meno facile da realizzare. Attorno a noi quanti fallimenti dell’amore! Quante coppie chinano la testa, si arrendono e si separano! Quante famiglie vanno in frantumi! Quanti ragazzi, anche tra voi, hanno visto la separazione e il divorzio dei loro genitori! A chi si trova in così delicate e complesse situazioni vorrei dire questa sera: la Madre di Dio, la comunità dei credenti, il Papa vi sono accanto e pregano perché la crisi che segna le famiglie del nostro tempo non diventi un fallimento irreversibile”. Anzi, “possano le famiglie cristiane, con il sostegno della Grazia divina, mantenersi fedeli a quel solenne impegno d’amore assunto con gioia” il giorno del matrimonio.

“Di fronte a tanti fallimenti” di “amici” e “parenti” nasce, ha osservato Benedetto XVI, un “umano timore” che “può bloccare anche gli spiriti più coraggiosi”, ma Maria ripete a ciascuno le parole dell’Angelo: “Non temete! Non abbiate paura! Lo Spirito Santo è con voi e non vi abbandona mai. A chi confida in Dio nulla è impossibile”. Ciò vale “per chi è destinato alla vita matrimoniale” e ancor più “per coloro ai quali Iddio propone una vita di totale distacco dai beni della terra per essere a tempo pieno dediti al suo Regno”. Di qui un pensiero “ai sacerdoti, alle religiose e ai laici missionari caduti sulla trincea dell’amore al servizio del Vangelo” e a padre Giancarlo Bossi, “per il quale abbiamo pregato durante il periodo del suo sequestro nelle Filippine”, presente oggi a Loreto. “In lui – ha detto il Papa – vorrei salutare e ringraziare tutti coloro che spendono la loro esistenza per Cristo sulle frontiere dell’evangelizzazione. Cari giovani, se il Signore vi chiama a vivere più intimamente al suo servizio, rispondete generosamente. Siatene certi: la vita dedicata a Dio non è mai spesa invano”. Infine, un abbraccio “con cuore di padre” a ogni giovane, i saluti ai vescovi presenti a cominciare da mons. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e mons. Gianni Danzi, arcivescovo di Loreto. (Fonte: Sir)