Vita Chiesa
ANGLICANI E CATTOLICI: DOCUMENTO COMUNE SU MARIA E DOGMI MARIANI
Cattolici e anglicani hanno presentato ieri a Seattle, negli Stati Uniti, alle 10 di mattina, (ore 20 in Italia), un documento dal titolo Maria: grazia e speranza in Cristo. Il testo è frutto di 5 anni di lavoro (dal 1999 al 2004) ed è stato realizzato dalla Commissione internazionale Arcic che fu costituito nel 1970 da papa Paolo VI e dall’allora arcivescovo di Canterbury, Michael Ramsey, ed è oggi lo strumento ufficiale del dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese della Comunione anglicana.
Il testo (disponibile per il momento solo in lingua inglese) è stato presentato dai due co-presidenti dell’Arcic, mons. Alexander J. Brunett, arcivescovo cattolico di Seattle e da Peter F. Carnley, arcivescovo di Perth e primate della Chiesa anglicana di Australia. Elaborato da una commissione composta di 18 membri, il documento di Seattle è il primo dialogo internazionale bilaterale che ha preso come soggetto il ruolo di Maria nella Chiesa. Abbiamo cercato scrivono Brunett e Carnley nella prefazione del documento – di utilizzare un linguaggio che riflettesse ciò che abbiamo in comune e trascendesse le controversie del passato. Nello stesso tempo, nel testo, abbiamo dovuto affrontare con coraggio definizioni dogmatiche che se sono integrate nella fede dei cattolici romani, sono anche ampiamente estranee alla fede degli anglicani.
La Commissione di studio non risolve interamente le differenze tra anglicani e cattolici. Si sofferma però alle due frasi con cui i due dogmi sono presentati e che costituiscono un problema per gli anglicani: è l’affermazione rivelato da Dio (relativo al dogma del 1854) e divinamente rivelato (del 1950) in quanto per gli anglicani la Sacra Scrittura contiene tutto ciò che è necessario alla salvezza: così che tutto ciò che non vi si legge né può essere verificato, non è richiesto a nessuno né come articolo di fede né come requisito necessario per la salvezza.