Vita Chiesa

ANNO PAOLINO: UNA SPECIALE «CAPPELLA ECUMENICA» A SAN PAOLO FUORI LE MURA

Una speciale “cappella ecumenica”, destinata “ad offrire ai fratelli cristiani che lo richiedano un luogo speciale di preghiera, per i loro singoli gruppi che vengono pellegrini presso la tomba di Paolo, oppure anche per pregare insieme con i cattolici, senza celebrazione di sacramenti”. Ad annunciare la trasformazione dell’attuale Battistero, che si trova tra la basilica ed il chiostro di San Paolo fuori le mura, a Cappella ecumenica è stato oggi il card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo (arcivescovo della basilica papale San Paolo fuori le mura), illustrando ai giornalisti le iniziativa dell’Anno Paolino (28 giugno 2008-29 giugno 2009). La decisione, ha spiegato il porporato, è stata presa a seguito del “Motu proprio” del 2005, che stabiliva che la normale celebrazione de Battesimo venisse trasferita – per l’area di san Paolo – “alla parrocchia della diocesi di Roma competente per territorio”. Nella nuova cappella, ha annunciato il cardinale, sarà riposto l’altare che contiene i resti di San Timoteo di Antiochia (martirizzato nel 311) e di altri ignoti martiri del IV secolo, rimosso nel 206 dall’ipogeo di San Paolo “per poter rendere visibile il sarcofago dell’apostolo”. Tutte le attività e i programmi dell’Anno Paolino, ha sottolineato il cardinale, “saranno sempre fortemente marcati da una chiara dimensione ecumenica”. Interrogato dai giornalisti su una possibile “ricognizione”sui resti di san Paolo, il card. Cordero Lanza ha risposto: “Il sarcofago di San Paolo non è stato mai aperto in venti secoli. Gli studiosi sono assolutamente d’accordo che sia il sarcofago di san Paolo: è ovvio pensare di fare una ricognizione”. Questo progetto, però – ha precisato subito dopo il porporato – “è molto complicato, anzitutto perché c’è un muro che lo rinchiude completamente già dal IV secolo”. Dunque, “occorre smontare il muro, su cui poggia il baldacchino di Arnolfo di Cambio, che andrebbe così smontato a sua volta. Per l’Anno Paolino, il Santo Padre ha deciso che non si farà niente, dopo si vedrà”. Quanto all’ipotesi di un pellegrinaggio del Papa sulle orme di Paolo,Cordero ha risposto: “Forse il Papa pensa di fare un pellegrinaggio sulle orme paoline, finora però non c’è niente di ufficiale”. Sarà invitato il patriarca di Mosca? “Stiamo preparando con il cardinale Kasper – ha risposto il cardinale -una lettera di invito a tutti i maggiori esponenti delle comunità cristiane, chiedendo di essere presenti in qualche modo”. L’Anno Paolino, infatti, “sta suscitando molto interesse nel mondo, tra le comunità cristiane non cattoliche”, che saranno inviate “sia alla cerimonia di inaugurazione sia in tempi e spazi nel calendario per le loro celebrazioni, o per conto loro o insieme a noi”.Sir