Vita Chiesa

Adeguamento liturgico cattedrali: mons. Filippini, «fantasia creativa, realismo, umiltà»

La diocesi di Pescia compie 500 anni e conta 42 parrocchie cui negli ultimi anni sono state aggiunte 6 parrocchie della montagna lucchese «in affidamento», afferma il presule sottolineando il parallelismo tra adeguamento dei luoghi di culto e rinnovamento delle prassi pastorali «perché la Chiesa sia all’altezza della sua missione», tema affrontato in un incontro con i suoi preti. I lavori di restauro della cattedrale di Santa Maria Assunta, realizzati anche in vista del giubileo dei 500 anni, «sono diventati – spiega – una specie di allegoria di ciò che dovremmo fare nella nostra Chiesa locale. Nella nostra diocesi riusciamo a individuare qualche criticità più grave da affrontare con impegno: famiglia, giovani, primo annuncio, preparazione al matrimonio, celebrazione dignitosa delle liturgie?», l’interrogativo posto dal presule che ricorda di avere affrontato questi temi con il suo clero.

Ripercorrendo l’iter di restauro e adeguamento della cattedrale, mons. Filippini ricorda che la struttura «presentava a vista d’occhio crepe, scrostature sull’intonaco, un’illuminazione insoddisfacente e un arredo deprimente. Il secondo passo è stato dare il via ad una serie di analisi e indagini con georadar e termocamera e ad una valutazione degli aspetti strutturali». Il grande restauro «è stata un’impresa impegnativa da ogni punto di vista, ma più delicato e complesso è stato l’adeguamento liturgico del nuovo presbiterio: nuovi altare, ambone, cattedra. A questo fine è stata costituita una commissione di esperti tra cui don Severino Dianich e don Valerio Pennasso e due sovrintendenti». Tutto questo ha avuto bisogno di un piano finanziario e di un cronoprogramma perché «per un buon adeguamento liturgico sono necessari fantasia creativa ma anche realismo e umiltà». La spesa per l’adeguamento liturgico, conclude, «si aggira sui 200mila euro mentre la ristrutturazione è molto più impegnativa».