Vita Chiesa

Assemblea Ccee: messaggio finale. Migrazioni, «la solidarietà è la strada maestra irrinunciabile»

«Rileviamo la grande complessità del fenomeno, ma ribadiamo, insieme al Santo Padre Francesco, che la solidarietà è la strada maestra irrinunciabile per l’affronto dei problemi nazionali, internazionali e mondiali». È quanto scrivono i vescovi europei nel messaggio finale diffuso oggi a termine dell’Assemblea plenaria dei presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa che si è svolta a Poznań, in Polonia, dal 13 al 17 settembre. su invito di mons. Stanisław Gądecki, arcivescovo di Poznań, presidente della Conferenza episcopale polacca. Nelle sessioni di lavoro, i vescovi hanno affrontato anche il fenomeno delle migrazioni «alla luce delle diversificate situazioni e delle scelte dei rispettivi governi, e alla luce del Vangelo». «Noi non siamo degli esperti di geopolitica, ma, come pastori, siamo sul campo delle nostre comunità in ogni circostanza». Solidarietà, pertanto, è la parola chiave per affrontare le sfide migratorie che attraversano il continente europeo. «Essa è fatta di accoglienza, di integrazione e di ogni forma possibile», ribadiscono i presuli. «La cultura individualista, che sembra prevalere come ‘pensiero unico’, porta ad una visione economicista dove la solidarietà non ha casa, i più deboli sono sentiti un peso, e gli immigrati vengono percepiti come stranieri».

I vescovi sono stati impegnati a riflettere sul tema dello spirito della solidarietà in Europa: «Ai cristiani impegnati nel volontariato – da quello organizzato a quello più spontaneo, da quello strutturato a quello più occasionale – vogliamo far giungere la nostra vicinanza, il nostro incoraggiante sostegno, la nostra gratitudine. La nostra missione di pastori – scrivono i vescovi – ci porta tra la gente e i nostri cuori accolgono il grido di tante sofferenze fisiche e morali, vicine o lontane che siano. Tutto trova in noi eco profonda, a volte di gioia e a volte anche di dolore». È in queste periferie che gioca un ruolo essenziale l’operato dei volontari. «Il volontariato – si legge oggi nel messaggio – muove milioni di cristiani in Europa e si presenta come un fenomeno corposo e capillare, capace di intercettare, con singolare dinamismo caritativo, i tanti poveri ed emarginati che sono presenti nelle nostre società opulenti. Si tratta di un capitolo vivacissimo delle nostre Chiese che, attraverso i cristiani impegnati nel volontariato, sono in grado di essere come il buon samaritano della parabola evangelica».

Testo italiano del comunicato finale