Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AI PARLAMENTARI PPE: LA CHIESA RIBADISCE PRINCIPI NON NEGOZIABILI

“Quando le Chiese o le comunità ecclesiali intervengono nel dibattito pubblico, esprimendo riserve o richiamando principi, ciò non costituisce una forma di intolleranza o di interferenza, poiché tali interventi sono volti esclusivamente ad illuminare le coscienze rendendole capaci di agire liberamente e in modo responsabile”. Lo ha precisato questa mattina Benedetto XVI, ricevendo in udienza in Vaticano i partecipanti al convegno promosso dal Partito popolare europeo.

Rallegrandosi per “il dialogo strutturato” previsto nel Trattato costituzionale tra istituzioni europee e Chiese e comunità religiose, il Papa ha spiegato che ciò che sta particolarmente a cuore alla Chiesa è “la protezione e la promozione della dignità della persona”. Di qui alcuni “principi non negoziabili” ed oggi di particolare attualità: “la protezione della vita in ogni suo stadio, dal concepimento alla morte naturale; il riconoscimento e la promozione della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, e la sua difesa dai tentativi di equipararla giuridicamente a forme di unione radicalmente diverse che in realtà contribuiscono alla sua destabilizzazione; la tutela del diritto dei genitori di educare i propri figli”. Principi che, ha concluso Benedetto XVI, “sono inscritti nella stessa natura umana e pertanto sono comuni all’intera umanità”. Per affrontare le grandi sfide che attendono l’Europa, “come la crescita e lo sviluppo dell’integrazione, la definizione di una politica di vicinato e il dibattito sul modello sociale”, “sarà importante trarre ispirazione dal patrimonio cristiano che ha contribuito significativamente a forgiare l’identità di questo continente”. Così Benedetto XVI, rivolgendosi ai partecipanti al convegno promosso dal Partito popolare europeo, ricevuti stamani in udienza in Vaticano. “Valorizzando le proprie radici cristiane” ha detto il Papa, l’Europa “sarà in grado fornire un orientamento sicuro alle scelte dei suoi cittadini, ne rafforzerà la consapevolezza di appartenere ad una comune civiltà e aumenterà l’impegno di tutti nell’affrontare le sfide del presente in vista di un futuro migliore”. Benedetto XVI ha quindi espresso vivo apprezzamento per il “sostegno dato dal Gruppo all’eredità cristiana” del continente, che “può contribuire in modo significativo alla sconfitta di una cultura, ormai largamente diffusa in Europa, che relega nel privato e nella sfera soggettiva la manifestazione delle proprie convinzioni religiose”. “Politiche fondate su questa base” ha avvertito il Papa, comportano “il ripudio del ruolo pubblico del cristianesimo”, minacciando “così la stessa democrazia, la cui forza dipende dai valori che promuove”. Sir

Discorso ai parlamentari del Ppe (30 marzo 2006)