Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALLA NUOVA AMBASCIATRICE USA: NO ALLE ARMI NUCLEARI E PACE IN MEDIO ORIENTE

Un auspicio affinché “pazienti e trasparenti negoziazioni conducano all’eliminazione delle armi nucleari e la recente Conferenza di Annapolis sia il primo di una serie di passi verso una pace duratura” in Medio Oriente. E’ stato espresso oggi da Benedetto XVI, ricevendo le lettere credenziali della nuova ambasciatrice degli Stati Uniti Mary Ann Glandon, già presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali. Il Papa ha ringraziato per il messaggio di saluto inviato, tramite l’ambasciatrice, dal presidente George W.Bush “a nome del popolo americano”, in attesa della sua visita pastorale negli Stati Uniti ad aprile. “Il progresso della famiglia umana – ha detto – non è minacciato solo dalla piaga del terrorismo internazionale, ma anche da altre minacce alla pace, come l’accelerazione della corsa agli armamenti e la continuità delle tensioni in Medio Oriente”. Benedetto XVI ha ricordato che “la costruzione di un futuro più sicuro per la famiglia umana significa in primo luogo un lavoro per lo sviluppo integrale dei popoli, in particolare attraverso la fornitura di adeguata assistenza sanitaria, l’eliminazione delle pandemie come l’Aids, maggiori opportunità formative per i giovani, promozione delle donne e contenimento della corruzione e della militarizzazione, che distolgono risorse preziose a molti nostri fratelli e sorelle dei Paesi più poveri”.

“L’esempio della vostra nazione di unire le persone di buona volontà, indipendentemente dalla razza, nazionalità o credo, in una visione condivisa e in un ordinato perseguimento del bene comune – ha affermato il Papa – ha incoraggiato molte giovani nazioni nei loro sforzi per creare un armonioso, libero e giusto ordine sociale”. “Sono fiducioso che il vostro Paese, fondato sulla verità evidente che il Creatore ha dotato ogni essere umano di alcuni diritti inalienabili – ha sottolineato il Papa -, continuerà a trovare nei principi della legge morale comune” una “guida sicura per esercitare la sua leadership in seno alla comunità internazionale”. Benedetto XVI ha ribadito anche l’importanza del “dialogo interreligioso e interculturale come una forza positiva per la pace”, in particolare “per quanto riguarda la promozione della non violenza e il rifiuto delle ideologie che manipolano e sfigurano la religione per scopi politici, e giustificano la violenza in nome di Dio”. Ha lodato poi “gli sforzi di tanti vostri concittadini e capi di governo per garantire protezione giuridica al dono di Dio della vita, dal concepimento alla morte naturale, e per la salvaguardia dell’istituzion

Sire del matrimonio, riconosciuto come stabile unione tra un uomo e una donna”.