Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALLA POLIZIA DI STATO: IL VALORE INCONDIZIONATO DI OGNI ESSERE UMANO

“Quanto numerosi sono i pellegrini che durante l’anno vi capita di incontrare! In ciascuno di essi vorrei invitarvi a vedere il volto di un fratello o di una sorella che Dio pone sulla vostra strada, una persona amica anche se sconosciuta da accogliere e aiutare con paziente ascolto, sapendo che tutti facciamo parte dell’unica grande famiglia umana”: lo ha detto stamane il Papa, ricevendo in udienza i dirigenti e gli agenti dell’Ispettorato Generale di Pubblica sicurezza presso il Vaticano, per lo scambio di auguri all’inizio del nuovo anno. “Non è forse vero (…) – ha proseguito Benedetto XVI – che noi non viviamo gli uni accanto agli altri per caso? Non stiamo forse tutti percorrendo uno stesso cammino come uomini e quindi come fratelli e sorelle? Ecco perché allora è essenziale che ciascuno si impegni a vivere la propria vita in atteggiamento di responsabilità davanti a Dio, riconoscendo in Lui la sorgente originaria della propria, come dell’altrui, esistenza. In effetti, proprio risalendo a questo supremo Principio può essere percepito il valore incondizionato di ogni essere umano” . “E’ grazie a questa consapevolezza – ha poi affermato Benedetto XVI – che possono essere poste le premesse per l’edificazione di un’umanità pacificata. Sia ben chiaro: senza il fondamento trascendente, che è Dio, la società rischia di diventare una mera aggregazione di vicini, cessa di essere una comunità di fratelli e sorelle, chiamati a formare una grande famiglia”. Il dirigente dell’Ispettorato Generale della Polizia di Stato presso il Vaticano, Vincenzo Caso, nel suo indirizzo di omaggio al Papa, rivolto a nome dei presenti, ha ricordato i viaggi apostolici di Benedetto XVI in Italia e all’estero e le principali tematiche da lui affrontate nei suoi discorsi e insegnamenti magisteriali. Tra l’altro, Vincenzo Caso ha affermato: “Disponibilità della Santa Sede ad un costruttivo dialogo con le Autorità civili cinesi al fine di trovare una soluzione ai vari problemi riguardanti la comunità cattolica, e ripresa dei contatti con autorevoli esponenti mussulmani come il Re d’Arabia e 138 intellettuali islamici, rappresentano tappe fondamentali del cammino sulla conoscenza oggettiva della religione altrui e sulla condivisione di esperienze religiose”.Sir