Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: ANGELUS; IL VIAGGIO IN TURCHIA E IL TEMPO DI AVVENTO

“A tutti il mio grazie cordiale”: così Benedetto XVI, ieri mattina, prima di introdurre la preghiera dell’Angelus da piazza S. Pietro, si è rivolto all’“intera Comunità cristiana”, dalla cui preghiera si è “sentito accompagnato e sostenuto” durante il viaggio apostolico in Turchia, “indimenticabile esperienza spirituale e pastorale, dalla quale spero possano scaturire frutti di bene per una cooperazione sempre più sincera tra tutti i discepoli di Cristo e per un dialogo proficuo con i credenti musulmani”. Rinnovando la sua “gratitudine a quanti hanno organizzato il viaggio ed hanno contribuito in vario modo al suo pacifico e fruttuoso svolgimento”, il Papa ha rivolto “un pensiero speciale alle Autorità della Turchia e all’amico popolo turco, che mi ha riservato un’accoglienza degna del suo tradizionale spirito di ospitalità”. Benedetto XVI ha voluto ricordare soprattutto “la cara comunità cattolica che vive in terra turca”, “questi nostri fratelli e sorelle, che si trovano in condizioni spesso non facili”. “È veramente – ha aggiunto il Santo Padre – un piccolo gregge, variegato, ricco di entusiasmo e di fede che, potremmo dire, vive costantemente ed in maniera forte l’esperienza dell’Avvento sostenuto dalla speranza”.

“In Avvento – ha detto il Papa -la liturgia ci ripete spesso e ci assicura, quasi a vincere la naturale nostra diffidenza, che Dio ‘viene’: viene a stare con noi, in ogni nostra situazione; viene ad abitare in mezzo a noi, a vivere con noi e in noi; viene a colmare le distanze che ci dividono e ci separano; viene a riconciliarci con Lui e tra di noi”. Insomma, viene “a bussare alla porta di ogni uomo e di ogni donna di buona volontà, per recare agli individui, alle famiglie e ai popoli il dono della fraternità, della concordia e della pace”.

Perciò, “l’Avvento è per eccellenza il tempo della speranza, nel quale i credenti in Cristo sono invitati a restare in un’attesa vigilante ed operosa, alimentata dalla preghiera e dal fattivo impegno dell’amore”. Per vivere bene l’Avvento, “la liturgia – ha spiegato – ci esorta a guardare a Maria Santissima”: “lasciamoci attrarre dalla sua bellezza”, perché “il Dio che viene” trovi in ognuno di noi un cuore buono e aperto, che Egli possa colmare dei suoi doni.

Dopo l’Angelus, il Papa ha salutato le “ragazze del Movimento dei Focolari, venute da vari Paesi d’Europa e dell’America Latina per un incontro di formazione” e “la squadra di pallacanestro in carrozzina dell’Associazione sportiva disabili” di Vicenza.Sir