Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: LA STATUA DELLA MADONNA A MONTE MARIO, ADEMPIMENTO DI UN VOTO POPOLARE

“Ho accolto volentieri l’invito ad unirmi a voi nel rendere omaggio a Maria ‘Salus populi romani’, raffigurata in questa meravigliosa statua tanto cara al popolo romano. Statua che è memoria di eventi drammatici e provvidenziali, scritti nella storia e nella coscienza della Città”: lo ha detto stamane a Roma il Papa Benedetto XVI, intervenuto nella sede dell’Opera Don Orione in via della Camilluccia a Monte Mario, per la benedizione e ricollocazione della statua della Madonna, abbattuta alcuni mesi fa da un nubifragio. Benedetto XVI ha richiamato la storia di questa statua: “Essa – ha proseguito – fu collocata sul colle di Monte Mario nel 1953, ad adempimento di un voto popolare pronunciato durante la seconda guerra mondiale, quando le ostilità e le armi facevano temere per le sorti di Roma. Dalle opere romane di Don Orione partì allora l’iniziativa di una raccolta di firme per un voto alla Madonna cui aderirono oltre un milione di cittadini. Il Venerabile Pio XII raccolse la devota iniziativa del popolo che si affidava a Maria e il voto fu pronunciato il 4 giugno del 1944, davanti all’immagine della Madonna del Divino Amore. Proprio in quel giorno, si ebbe la pacifica liberazione di Roma”.Il Papa ha quindi chiesto: “Come non rinnovare anche oggi con voi, cari amici di Roma, quel gesto di devozione a Maria ‘Salus populi romani’ benedicendo questa bella statua?”. Ha poi ricordato gli eventi di cinquant’anni fa: “Gli Orionini la vollero grande e collocata in alto, sovrastante la città, per rendere omaggio alla santità eccelsa della Madre di Dio, la quale, umile in terra, «è stata esaltata al di sopra dei cori angelici nei regni celesti» (Gregorio VII, Ad Adelaide di Ungheria)”. “La ‘Madonnina’ – come amano chiamarla i romani – nel gesto di guardare dall’alto i luoghi della vita familiare, civile e religiosa di Roma, protegga le famiglie, susciti propositi di bene, suggerisca a tutti desideri di cielo”, ha poi affermato, ricordando che “nel loro voto alla Madonna i romani oltre a promettere preghiera e devozione, si impegnarono anche in opere di carità. Per parte loro, gli Orionini realizzarono in questo Centro di Monte Mario, ancor prima della statua, l’accoglienza di mutilatini e di orfani. Il programma di san Luigi Orione – ‘Solo la carità salverà il mondo’ – ebbe qui una significativa concretizzazione e divenne un segno di speranza per Roma, unitamente alla Madonnina posta sul colle”. (Sir)