Vita Chiesa
BENEDETTO XVI, UDIENZA: S.AGOSTINO MODELLO UNICO PER LA CULTURA OCCIDENTALE
Il giovane Agostino e il manicheismo: questo l’altro capitolo della vita di Agostino affrontato durante l’udienza generale di oggi in Aula Paolo VI, davanti a circa 4.500 fedeli. La suggestione di una concezione semplificata del mondo, radicalmente diviso tra bene e male, attirava il giovane Agostino, convinto di aver trovato una sintesi tra razionalità, ricerca della verità e amore per Cristo. Senza contare che l’adesione al manicheismo sembrava aprirgli facili prospettive di carriera e gli permetteva anche di continuare la relazione intrecciata in quegli anni con una donna, da cui ebbe un figlio, Adeodato, a lui carissimo e che morì prematuramente. Con il tempo, tuttavia, Agostino iniziò ad allontanarsi dalla fede dei manichei, che lo delusero proprio dal punto di vista intellettuale, e da Cartagine si trasferì a Roma e poi a Milano, dove affascinato dalle prediche del vescovo Ambrogio si rese conto che la lettura allegorica della Scrittura e la filosofia neoplatonica gli permettevano di risolvere le difficoltà intellettuali che,quando era più giovane, nel suo primo avvicinamento ai testi biblici gli erano sembrate insuperabili. La conversione al cristianesimo, il 15 agosto 386, si collocò quindi al culmine di un lungo e tormentato itinerario interiore. A 32anni, Agostino fu battezzato da Ambrogio il 24 aprile 387, durante la veglia pasquale.