Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: UNA INVOCAZIONE A DIO PER IL POPOLO DELLA COREA DEL NORD

Essere “pastori di speranza” per il popolo della Corea. E’ la missione che Benedetto XVI ha consegnato ai presuli della Conferenza Episcopale di Corea, in Visita “ad Limina”, incontrandoli in udienza questa mattina in Vaticano. Il Papa ha concluso il suo saluto con un pensiero speciale alla Nord Corea. “Sono attento ai gesti pratici di riconciliazione fatti per il benessere di coloro che vivono nella Corea del Nord. Incoraggio queste iniziative e invoco una cura particolare dell’Onnipotente su tutti i nord coreani”. Nel suo discorso ai presuli, Benedetto XVI ha parlato del “richiamo del materialismo” e degli “effetti negativi di una mentalità secolarizzata” di cui è vittima anche il popolo coreano. “Quando gli uomini e le donne si allontano dalla casa del Signore – ha detto il Papa -, inevitabilmente vagano in un territorio di isolamento individuale e frammentazione sociale”. In questo contesto, occorre educare il popolo alla fede e al “mistero della comunione con Dio”. L’ingresso a questa comunione – ha sottolineato il Santo Padre – è rappresentato dal sacramento del battesimo. A questo proposito, il Papa ha fatto sua la preoccupazione dei vescovi coreani che constatano la difficoltà di “non pochi adulti” a mantenere – dopo il battesimo – “l’impegno alla piena partecipazione” ai sacramenti. Il Papa ha quindi esortato l’episcopato a mantenere “viva nei cuori” la “fiamma della fede” dei nuovi battezzati , dando nuova linfa “alla catechesi sulla eucarestia””. Il Papa ha poi espresso la sua riconoscenza “al profetico contributo” che danno i religiosi e le religiose in Corea nel “diffondere il Regno di Dio”. Nel suo discorso, Benedetto XVI è tornato a ribadire anche ai presuli coreani “l’importanza della promozione del matrimonio e della vita familiare. I vostri sforzi in questo campo devono stare al cuore della evangelizzazione della cultura, contribuendo così al benessere della società nel suo insieme”.Sir