Vita Chiesa

CATECHESI: CONVEGNO CEI, UN DECALOGO DELLA PASTORALE MISSIONARIA

Offrire “una testimonianza gioiosa e significativa della fede”, per mostrare come essa renda “più vera, più giusta e più bella la vita personale, familiare e sociale, rinnova i rapporti di amicizia, dà senso alla fatica e del lavoro, all’impegno educativo e all’azione sociale”. E’ il primo “comandamento” del “decalogo della pastorale missionaria”, proposto da mons. Lucio Soravito, vescovo di Adria-Rovigo e segretario della Commissione Cei per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, durante il Convegno Cei dei direttori degli Uffici catechistici diocesani, in corso a Reggio Calabria fino al 18 giugno. Secondo il presule, in secondo luogo, occorre che “le nostre comunità cristiane offrano una testimonianza di comunione attraente e convincente, in cui i credenti vivono e testimoniano rapporti sereni, freschi, liberi e gratuiti; comunità che accolgono le persone come sono e che permettono loro di vivere esperienze significative di fraternità; comunità di partecipazione, dove i laici assumono precise responsabilità ministeriali”. Inoltre, per mons. Soravito servono “comunità accoglienti, che assicurano l’adozione spirituale di coloro che bussano alla loro porta e dove ognuno si sente a suo agio; comunità dove l’ultimo – il disabile, il vecchio, il malato, l’ignorante, il disadattato – è tenuto in maggiore considerazione, perché ha più bisogno degli altri”.Sir