Vita Chiesa

CCEE: INCONTRO SEGRETARI GENERALI IN UCRAINA, «LA CHIESA DEI MARTIRI»

(Leopoli) – “La Chiesa dei martiri”: con questa definizione si sono aperti ieri sera i lavori del 37° incontro dei segretari generali delle Conferenze episcopali d’Europa in corso a Leopoli (Ucraina). La storia e l’esperienza della Chiesa cattolica in Ucraina, nei due riti bizantino e latino, sono state proposte all’incontro promosso dal Ccee (Consiglio Conferenze episcopali europee) per ricordare “la sofferenza vissuta sotto l’oppressione del regime comunista che, oltre alla deportazione nei gulag siberiani dei sacerdoti e vescovi, non esitò a chiudere i granai per affamare e piegare ai propri disegni un popolo che non intendeva rinunciare alla fede cristiana”. Sono stati questa mattina il card. Lubomyr Husar, presidente del Sinodo dei vescovi greco-cattolici, e mons. Mieczysław Mokrzycki, presidente della Conferenza episcopale latino-cattolica, a parlare della “rinascita di una Chiesa che, in un Paese che si sente europeo, intende rispondere con il linguaggio del Vangelo alle difficoltà e alle attese della gente”. L’appartenenza al Ccee, hanno affermato i due esponenti cattolici, “dà alle Chiese dell’est la grande opportunità di offrire un particolare contributo spirituale e culturale all’Europa e, nello stesso tempo, di ricevere dalle Chiese dell’ovest un incoraggiamento e una solidarietà indispensabili per affrontare situazioni ancora difficili”.“Il buon Dio ci ha chiesto di essere sale non miele”, partendo da questa frase del santo Curato d’Ars, il gesuita Manuel Morujao ha sintetizzato al SIR la sua comunicazione all’incontro dei segretari generali delle 36 Conferenze episcopali europee (Ccee) in corso a Leopoli (Ucraina). Padre Morujao ha ricordato che una riflessione sull’Anno sacerdotale voluto da Benedetto XVI può prendere spunto anche dalle parole di Giovanni Paolo II il quale affermava che “un pericolo frequente degli operai evangelici è che i nostri lavori per il Signore ci facciano dimenticare il Signore dei nostri lavori”. “Prete è un sostantivo – ha aggiunto il gesuita – non un aggettivo. Si deve dire prete direttore, prete professore e non direttore prete, professore prete. La definizione essenziale di un sacerdote è infatti il suo sacerdozio, non l’occupazione, il lavoro e i titoli…”. L’essenziale, ha ancora affermato, è “essere sacerdoti 24 ore al giorno ed esperti nell’arte di incontrare Dio”. Sul tema del sacerdozio si aprirà lo scambio di esperienze nelle Chiese europee. Un altro tema di approfondimento e di confronto sarà in questi giorni la “Caritas in veritate” che verrà presentata dal segretario della Conferenza episcopale tedesca, mons. Hans Langerdörfer. I segretari celebreranno oggi a Leopoli una messa nella chiesa di rito latino cattolico e domani in quella di rito greco-cattolico.Sir