Vita Chiesa

CEI, ISTITUITA LA GIORNATA PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO

Una “Giornata per la salvaguardia e la difesa del creato”, da celebrare, in sintonia con le altre Chiese e comunità europee, il 1° settembre, lasciando al livello locale di sviluppare le relative iniziative durante tutto il mese. Ad istituirla sono stati i vescovi italiani, nel corso dell’ultimo Consiglio permanente della Cei (23-26 gennaio). Una scelta – si legge nel Comunicato finale, reso noto oggi – che “intende riaffermare l’importanza della questione ecologica, con le sue implicanze etiche e sociali, e si propone come un gesto concreto sul piano ecumenico”, come auspicato nella “Carta ecumenica”, testo firmato congiuntamente dal Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) e dalla Conferenza delle Chiese europee (Kek).

“Abbiamo raccolto l’invito di Bartolomeo I”, ha spiegato mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, presentando il Comunicato finale ai giornalisti, “facendo nostro anche il giorno stabilito dal patriarcato ecumenico per celebrare la nuova Giornata”. In tal modo, prosegue il comunicato dei vescovi italiani, “si evidenza il comune impegno dei cristiani a promuovere atteggiamenti più maturi e responsabili nel rapporto con il creato, collegando strettamente l’ecologia dell’ambiente a quella che Giovanni Paolo II, con sapiente lungimiranza, ha chiamato l’ecologia umana”.

Una “specifica iniziativa, da definire ulteriormente a livello diocesano, regionale e nazionale” caratterizzerà invece uno dei prossimi anni pastorali: lo hanno deciso i vescovi, per “dare attuazione – scrivono à a una indicazione degli orientamenti pastorali del decennio e nel ricordo vivo dell’ultima Gmg di Colonia”. ”Riscoprire momenti di dialogo tra gli adulti della comunità cristiana e le nuove generazioni, con particolare attenzione a coloro che vivono situazioni di marginalità e di disagio”, è dunque la cornice dell’”evento per i giovani” annunciato oggi ai giornalisti da Betori, per “realizzare un maggior coordinamento tra la pastorale giovanile, quella familiare e quella vocazionale”. Sir