(Patrizia Caiffa, inviata Sir a Cuba) – Un augurio e un invito al nuovo Consiglio di Stato e al nuovo presidente Raul Castro, perché siano illuminati dall’Alto per portare avanti con decisione i cambiamenti importanti che sappiamo dover essere graduali, affinché comincino a soddisfare fin da ora le ansie e le inquietudini espresse dai cubani: è la dichiarazione ufficiale rilasciata poco fa dai vescovi cubani, all’indomani della nomina del nuovo presidente del Consiglio di Stato di Cuba. La rinuncia all’incarico del comandante en jefe Fidel Castro e l’insediamento della nuova assemblea nazionale, osservano i vescovi, sono eventi con un carattere di eccezionalità, confluiti poi nella formazione di un nuovo Consiglio di Stato con un nuovo presidente. I vescovi ricordano che lo scorso 31 luglio 2006, quando Fidel lasciò temporaneamente il potere, chiesero ai fedeli preghiere per i momenti difficili che viveva la nostra patria, con una supplica a Dio affinché nulla potesse disturbare il bene superiore della pace nella nostra nazione. Oggi affermano i vescovi – ringraziamo Dio perché questa pace è stata possibile nel momento in cui le più alte autorità del Paese invitarono lavoratori, studenti e il popolo in generale a discutere dei problemi più urgenti, di ogni tipo, che colpiscono il nostro popolo. L’appello chiedeva che si facesse con chiarezza e saggezza. Anche nell’ultimo messaggio di Natale – ricordano ancora – i vescovi dissero che questo promettente dibattito aveva creato molte aspettative nel popolo per un miglioramento delle condizioni di vita. Come allora, anche oggi i vescovi rinnovano a Raul Castro Ruiz la fiducia con speranza cristiana e tenendo sempre davanti ai nostri occhi il bene comune del popolo cubano di cui siamo al servizio.Sir