Vita Chiesa

Card. Betori a Sollicciano: «Il carcere sia luogo di ricostruzione per umanità ferita»

Rivolgendosi a detenuti, dirigenza, guardie penitenziarie e responsabili delle associazioni che operano nel carcere il card. Betori ha detto nell’omelia: «Il cammino del Giubileo indica la nostra volontà di conversione, meglio ancora il nostro desiderio di entrare nell’abbraccio della misericordia di Dio Padre e l’impegno a uscirne trasformati, convertiti, per diventare strumenti di misericordia verso i nostri fratelli. Se entrando nella Porta Santa, anche in quella Porta Santa che potrà essere per ciascuno di voi la porta della cella attraversata con cuore pentito, vogliamo manifestare che ci riconosciamo peccatori, che siamo pronti ad accogliere il perdono misericordioso di Dio e quindi disposti a lasciarci trasformare dal suo amore, a lasciarci convertire da lui, questo ci impegna a uscirne per farci testimoni dell’amore ricevuto con una vita riconciliata e spesa al servizio dei fratelli».

Betori ha anche ricordato ai detenuti di avere avuto il dono di poter realizzare l’altare su cui Papa Francesco ha celebrato la Messa allo Stadio Artemio Franchi il 10 novembre scorso: «Se, come ha sottolineato il Papa, avete fatto questo altare per Gesù – ha detto l’Arcivescovo – Gesù continua a venire, non solo nei nostri presepi, non solo sugli altari dell’Eucaristia, ma anche nelle vite di ciascuno di noi se cerchiamo di redimerle, di rinnovarle, di renderle un posto in cui lui possa abitare. Vi auguro un Natale che ponga Gesù nei vostri cuori».