Vita Chiesa

Cardinale Maradiaga: «Il capitalismo genera tragedie e catastrofi sociali»

Il card. Maradiaga, secondo il quale a una crisi economica si accompagna sempre una crisi antropologica, ha definito «folli» le accuse di comunismo rivolte al Pontefice: «Papa Francesco – ha spiegato – vuole tornare a situare la persona al centro del mondo e non più come un mezzo usato a fini di lucro. Per questo, le sue preoccupazioni sono combattute dai neoliberisti che lo tacciano di comunismo. Ma si tratta di un’accusa che deriva dalla scarsa conoscenza degli effetti distruttivi che il neoliberismo riversa sulla società». L’arcivescovo sudamericano, che ha più volte citato l’Evangelii Gaudium del Pontefice, ha definito la corruzione come «il cancro moderno dell’umanità», dichiarando poi di considerare l’economia di mercato come «una grande sfida per la nuova evangelizzazione»: «All’economia dell’ego deve sostituirsi al più presto l’economia del ‘noi’. Un sistema economico senza spazi etici non può funzionare, perché si tratta di un sistema vulnerabile che deve essere superato».

«Fino a poco tempo fa il dialogo tra i vescovi e il mondo dell’economia era pressoché nullo. C’era la convinzione che ciò fosse a esclusivo appannaggio dei laici. Era opinione diffusa che i vescovi non capissero nulla di economia. Fu proprio per questo che 25 anni fa iniziai il dialogo con i più grandi istituti economici come l’Fmi e la Banca Mondiale. Con il passare del tempo siamo riusciti a smentire quello stereotipo», ha aggiunto il card. Maradiaga. Noto per le sue battaglie contro la droga e la corruzione che lo hanno costretto a girare con la scorta, il cardinale ha messo in guardia dai rischi del liberismo economico per la società: «C’è un vincolo molto stretto – ha affermato – tra economia di mercato e disuguaglianza provocata dalla distribuzione della ricchezza. La costruzione di base errata del capitalismo è dimostrata dalla povertà dilagante in molti Paesi del mondo».

Il card. Maradiaga, che ha condannato senza mezzi termini la corruzione e le speculazioni, ha evidenziato la scarsa attenzione dell’economia verso i problemi reali delle persone: «Dietro lo spread e dietro le statistiche – ha detto – non c’è mai la preoccupazione per la dignità dell’essere umano. Si guarda a esso soltanto come un mezzo per raggiungere il profitto. Ma una reale crescita economica deve comportare un benessere per tutti, anche per i poveri. Se non si comprendono i rischi del capitalismo si rischia di arrivare alla distruzione del capitale umano».