Vita Chiesa

Caritas italiana, a Firenze il «Coordinamento nazionale immigrazione»

Per la prima volta Firenze ospita, dal 22 al 24 febbraio 2017, il «Coordinamento nazionale immigrazione» (CNI) di Caritas Italiana, l’appuntamento annuale riservato agli operatori, ai volontari e a tutte le persone che quotidianamente si occupano dell’accompagnamento migranti e dell’accoglienza all’interno della rete Caritas.

L’obiettivo del Coordinamento è quello di fare il punto sulla questione immigrazione, di condividere alcune tematiche in coerenza con la situazione normativa vigente sul fenomeno migratorio, e di verificarle alla luce del lavoro svolto dalle Caritas diocesane. Un momento anche di discussione su come continuare ad intervenire al meglio a fianco delle istituzioni.

Quattro i focus tematici su cui si articolerà la tre giorni: «Verso la buona accoglienza»; «Tratta e grave sfruttamento-Fenomeno e politiche»; «Media e immigrazione»; «Progetti nazionali».

I lavori sul tema «Verso la buona accoglienza» si apriranno il primo giorno, mercoledì, alle 16.30, all’Istituto degli Innocenti e interverranno: Oliviero Forti, Resp. Immigr. Caritas Italiana; Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana; Dario Nardella, Sindaco di Firenze; Alessandro Martini, Direttore della Caritas diocesana di Firenze; Walter Massa, Arci nazionale; Davide De Michelis,Autore-conduttore Rai. Giovedì e venerdì i lavori proseguiranno «Auditorium al Duomo» (via de’ Cerretani 54/R). Giovedì alle 8.30, l’Arcivescovo di Firenze, card Giuseppe Betori, celebrerà la Messa in Battistero. Altra celebrazione eucaristica venerdì alle 8, nella basilica di San Lorenzo, presieduta da mons. Marco Viola, vicario diocesano per la carità.

Alessandro Martini commenta così la scelta di Firenze come sede del «Coordinamento Nazionale Immigrazione», che da diversi anni si tiene regolarmente a Roma: «Come Caritas fiorentina siamo molto contenti che questo incontro nazionale si svolga nella nostra città perché è un modo per condividere direttamente con i nostri amici e fratelli delle Caritas di tutta Italia la nostra esperienza». «La Caritas di Firenze – dichiara Martini – è da sempre molto impegnata sul tema dell’immigrazione. Da quasi vent’anni è inserita nei progetti SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che, rispetto a pochi anni fa, oggi coinvolgono un numero maggiore di persone. Ma non solo. Ogni giorno, grazie ai suoi operatori e volontari, la Caritas Diocesana è in prima linea nell’accoglienza quotidiana, tramite numerosi progetti mirati anche a facilitare l’inserimento dei migranti all’interno del tessuto sociale. Molti svolgono servizi all’interno della rete Caritas e in collaborazione con altri soggetti del volontariato partecipano alla raccolta del Banco Alimentare, agli orti sociali e ad altre attività. Inoltre –aggiunge Martini – siamo inseriti nelle convenzioni con la Prefettura di Firenze per quanto riguarda l’accoglienza dei migranti appena arrivati in Italia, attraverso i CAS (Case di Accoglienza Straordinaria) come Villa Pepi, dove gli ospiti vengono assistiti nello svolgimento delle pratiche per la richiesta di asilo; a livello socio-psicologico, linguistico-culturale; e anche da un punto di vista sanitario».

In merito alla tre giorni Alessandro Martini sottolinea poi il grande impegno della Caritas diocesana nel proporre la migliore accoglienza alle circa 200 persone che arriveranno a Firenze per partecipare al «Coordinamento nazionale immigrazione». Al momento sono oltre 150 le Caritas diocesane che hanno aderito su 218. Un dato importante che conferma l’impegno capillare di Caritas italiana che dal 1995 dispone di uno specifico Ufficio immigrazione.

«Il CNI –sottolinea Martini – è per noi un’occasione per far conoscere la realtà della Caritas diocesana, ma anche la storia di Firenze, città fin dalle sue origini vocata alla carità e all’attenzione per i più fragili. Giovedì mattina parteciperemo alla Messa celebrata dall’Arcivescovo, card. Giuseppe Betori in Battistero, un momento di preghiera che permetterà di far apprezzare agli ospiti uno dei simboli della fede e dell’arte di Firenze. Ai partecipanti verrà inoltre consegnato un kit con del materiale che parlerà di noi, della nostra fede, della nostra carità. Non mancheranno poi nella tre giorni momenti conviviali per confrontarci anche in modo informale. Il ‘Coordinamento nazionale immigrazione’ – conclude Martini – è per noi un modo per condividere il nostro impegno con le altre delegazioni presentandoci direttamente per come siamo, per quello che facciamo e per come desideriamo essere conosciuti».