Vita Chiesa

Comm. Teologica internazionale: monoteismo cristiano è contro violenza

Il documento apparirà sul fascicolo n. 3926 de «La Civiltà Cattolica» (18 gennaio 2014), la rivista che tradizionalmente ospita la versione italiana dei documenti della Commissione, ed è disponibile da ora sulla pagina internet della Cti (www.vatican.va). Come si apprendere dalla Nota preliminare al documento, il testo è frutto di uno studio «circa alcuni aspetti del discorso cristiano su Dio, confrontandosi in particolare con le teorie secondo le quali esisterebbe un rapporto necessario fra il monoteismo e la violenza». Nel testo – si legge nella Presentazione – viene contestata la «teoria, diversamente argomentata, secondo la quale esiste un rapporto necessario fra il monoteismo e le guerre di religione», che ha portato a «non pochi motivi di fraintendimento della dottrina religiosa, tali da oscurare l’autentico pensiero cristiano dell’unico Dio».

«La fede cristiana – si legge – conosce nell’eccitazione alla violenza in nome di Dio, la massima corruzione della religione». Nel capitolo primo, si chiarisce il tema del «monoteismo» religioso «nell’accezione che riceve in alcuni orientamenti dell’odierna filosofia politica», e che vanno «dal classico sfondo dell’ateismo cosiddetto umanistico, fino alle forme più recenti dell’agnosticismo religioso e del laicismo politico» e si esprime una «riserva critica nei confronti di una semplificazione culturale che riduce l’alternativa alla scelta fra un monoteismo necessariamente violento e un politeismo presuntivamente tollerante». Nel capitolo secondo, si affrontano le «pagine difficili» della Bibbia, quelle in cui «la rivelazione di Dio si trova coinvolta nelle forme della violenza fra gli uomini», mentre nel terzo si offre «un approfondimento dell’evento della morte e della risurrezione di Gesù, nella chiave della riconciliazione fra gli uomini». Nel capitolo quarto, si trattano le «implicazioni filosofiche del pensiero di Dio», confrontandosi «con l’odierno ateismo, largamente confluito nelle tesi di un radicale naturalismo antropologico». Nel quinto capitolo, infine, si riassumono «gli elementi della specificità cristiana che definiscono l’impegno della testimonianza ecclesiale per la riconciliazione degli uomini con Dio e fra di loro».