Vita Chiesa

Con i nostri «Fratelli maggiori» una riflessione sulla «Nona Parola»

Quest’anno il tema della «Giornata» del 17 gennaio, giunta alla sua XIX edizione, scelto in accordo tra la Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo e l’Assemblea dei Rabbini d’Italia, è il nono comandamento: «Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo» (Es. 20,16), Prosegue così l’approfondimento sulle «Dieci Parole» dell’Alleanza tra Dio e Israele, fondamentali anche per la fede cristiana.

Nella presentazione del Sussidio predisposto per la Giornata, mons. Mansueto Bianchi e rav. Giuseppe Momigliano (presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia) si ricordano due «appuntamenti particolarmente significativi»: il recente convegno interreligioso di Salerno,  «che sotto il titolo “Invocheranno il Nome dell’Eterno concordemente uniti” ha riflettuto sulle prospettive di reincontro tra ebrei e cristiani» e il Cinquantesimo anniversario, in questo 2015 «della firma del documento conciliare Nostra Aetate, che il Concilio Vaticano II ha voluto come indicazione di cammino per nuove e positive relazioni tra la Chiesa e il Popolo ebraico».

I due appuntamenti, si legge ancora nell’introduzione al Sussidio, «non sono semplicemente occasioni formali o celebrative: siamo convinti invece che guardare a un documento promulgato cinque decenni fa possa costituire per ciascuno un monito a verificare i passi fatti fin qui, così da rinfrescare le linee guida chiamate a caratterizzare questo cammino di incontro e di dialogo; similmente, siamo del parere che l’aver vissuto insieme un convegno sul reincontro tra ebrei e cristiani, che ha visto tra i relatori esponenti riconosciuti a livello internazionale della riflessione cristiana ed ebraica, testimoni preziosi della volontà di dialogo tra le due fedi, sia di sprone a cercar di tracciare nuovi percorsi per un incontro più profondo e concreto e per un arricchimento dell’identità religiosa di ciascuno».

La «Giornata» viene celebrata soprattutto nelle località dove è più forte e radicata la presenza ebraica. A Firenze, sabato 17 gennaio alle 18,40, presso la Comunità ebraica (via Farini) è in programma un incontro con Marco Bontempi e il rabbino Joseph Levi. In Diocesi di Fiesole l’incontro sì è tenuto martedì 13, a Loppiano, con il rabbino Joseph Levi  e don Alessandro Clemenzia, della Facoltà Teologica dell’Italia centrale. Giovedì 15 gennaio (alle 17,30) è invece la data scelta a Livorno per una preghiera davanti alla Sinagoga e l’accensione della Menorah; a seguire, presso il Centro Culturale «mons. Alberto Ablondi», dialogo e riflessione a due voci, ebraica e cristiana, sul nono comandamento con il rabbino Yair Didi e don Valerio Barbieri. In Diocesi di Pescia, domenica 25 gennaio, alle 15,30, presso la parrocchia di Chiesina Uzzanese, incontro di amicizia ebraico-cristiana su «L’Ebraicità di Gesù», con il prof. Giovanni Ibba, della Facoltà teologica dell’Italia centrale. A Pitigliano, martedì 27 gennaio, l’appuntamento è nella sala Ildebrando, in fortezza Orsini, alle ore 17,30, con il dottor Sandro Servi, personalità di cultura del popolo ebraico, originario di Pitigliano, che parlerà su: «La Parola del Signore e il popolo ebraico».

In dialogo anche con l’IslamSebbene a livello nazionale la Giornata del dialogo cristiano-musulmano venga celebrata in un altro periodo dell’anno, a Firenze viene proposta immediatamente dopo l’Ottavario. Lunedì 26 gennaio, alle 18, nella moschea di Borgo Allegri, introduzione della pastora Letizia Tomassone e riflessione di Giovanni Yahya Nicotera.