Vita Chiesa

Concistoro: Papa pronuncia formula di creazione nuovi cardinali

«Fratelli carissimi – le parole del Santo Padre – ci disponiamo a compiere un atto gradito e grave del nostro sacro ministero. Esso riguarda anzitutto la Chiesa di Roma, ma interessa pure l’intera comunità ecclesiale: chiameremo a far parte del Collegio dei Cardinali alcuni nostri Fratelli, perché siano uniti alla Sede di Pietro con più stretto vincolo, divengano membri del Clero di Roma, cooperino più intensamente al nostro servizio apostolico». «Essi, insigniti della sacra porpora, dovranno essere intrepidi testimoni di Cristo e del suo Vangelo nella Città di Roma e nelle regioni più lontane». Poi la professione di fede e il giuramento dei nuovi cardinali.

Dopo il giuramento dei nuovi cardinali – in cui le 19 nuove porpore presenti hanno promesso «di conservare sempre con le parole e con le opere la comunione con la Chiesa cattolica; di non manifestare ad alcuno quanto mi sarà stato affidato da custodire e la cui rivelazione potrebbe arrecare danno o disonore alla Santa Chiesa; di svolgere con grande diligenza e fedeltà i compiti ai quali sono chiamato nel mio servizio alla Chiesa, secondo le norme del diritto» – ogni cardinale, secondo l’ordine di creazione, si è avvicinato al Santo Padre e gli si è inginocchiato davanti.

Papa Francesco ha imposto lo zucchetto e la berretta cardinalizia alle nuove porpore, «rossa come segno della dignità del cardinalato, a significare che dovete essere pronti a comportarvi con fortezza, fino all’effusione del sangue, per l’incremento della fede cristiana, per la pace e la tranquillità del popolo di Dio e per la libertà e la diffusione della Santa Romana Chiesa».

Quindi la consegna dell’anello, dalle mani del Papa, a ciascun cardinale e l’assegnazione ad ognuno di essi di una chiesa di Roma (titolo o diaconia), quale «segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Papa nell’Urbe». Infine la consegna della Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del titolo o della diaconia, seguita dall’abbraccio di pace con il Papa.

Dal centro alle periferie, passando per zone popolose o residenziali. Ogni nuovo cardinale, da oggi, porta con sé «un pezzetto» di Roma.

Ecco l’elenco dei titoli e delle diaconie assegnati da Papa Francesco ai nuovi cardinali: a Dominique Mamberti la diaconia di Santo Spirito in Sassia; a Manuel José Macario do Nascimento il titolo di Sant’Antonio in Campo Marzio; a Berhaneyesus Demerew Souraphiel il titolo di San Romano Nartire; a John Atcherley Dew il titolo di Sant’Ippolito; a Edoardo Menichelli il titolo dei Sacri Cuori di Gesù e Maria a Tor Fiorenza; a Pierre Nguyen Van Nhon il titolo di San Tommaso Apostolo; ad Alberto Suarez Inda il titolo di San Policarlo; a Charles Maung Bo il titolo di Sant’Ireneo a Centocelle; a Francis Xavier Kriengsak Kovithavanu il tiolo di Santa Maria Addolorata; a Francesco Montenegro il titolo dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio; a Daniel Fernando Sturla Berhouet il titolo di Santa Galla; a Ricardo Blazquez Perez il titolo di Santa Maria in Valliella; a Josè Luis Lacunza Maestrojuan il titolo di San Giuseppe da Copertino; ad Arlindo Goes Furtado il titolo di San Timote; a Soane Patita Paini Mafi il titolo di Santa Paola Romana.

Al cardinale José de Jesus Pimiento Rodriguez – assente per motivi di salute – il titolo di San Giovanni Crisostomo a Monte Sacro Alto; a Luigi De Magistris la diaconia dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in Via Lata; a Karl Josef Ruber la diaconia di Sant’Antonio di Padova a Circonvallazione Appia; a Luis Hector Villalba il titolo di San Girolamo a Corviale; a Julio Duarte Langa il titolo di San Gabriele dell’Addolorata.