Vita Chiesa

Crisi ucraina: metropolita Hilarion (Mosca), più lontano incontro Papa-Patriarca

In un’intervista al «National Catholic Register», pubblicata sul sito ufficiale del Patriarcato, il metropolita interviene di nuovo su un possibile incontro tra papa Francesco e il Patriarca Kirill. «Già lo scorso autunno – risponde -, sembrava che le parti fossero pronte ad iniziare la sua preparazione. Ma gli eventi in Ucraina ci hanno riportato molto indietro, prima di tutto, a causa delle azioni dei greco-cattolici». È risaputo che la Chiesa greco-cattolica rappresenta per il Patriarcato di Mosca «un grave ostacolo al dialogo tra ortodossia e cattolicesimo». Ma nell’intervista il numero due del patriarcato di Mosca va oltre e spiega i nuovi motivi di frizione: «i greco-cattolici si sono schierati da una parte, entrando in una cooperazione attiva con i gruppi ortodossi scismatici. Il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina insieme al capo del così chiamato Patriarcato di Kiev, sono di casa negli uffici del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, chiedendo alle autorità americane di interferire nella situazione e di mettere ordine in Ucraina. I greco-cattolici hanno lanciato una crociata contro l‘Ortodossia».

Il metropolita Hilarion fa sapere anche che dal Vaticano il Patriarcato di Mosca ha ricevuto spiegazioni: «Ci hanno detto che non possono influire sulle azioni dei greco-cattolici a causa della loro autonomia. Ma prendere le distanze da tali azioni è qualcosa che il Vaticano è riluttante a fare. In queste circostanze – sentenzia Hilarion -, è diventato più difficile parlare di un incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca nel prossimo futuro. Dobbiamo aspettare fino a quando le ferite inferte di recente sono guarite. Tuttavia, non perdiamo la speranza che le relazioni tra ortodossi e cattolici saranno normalizzate». Nella stessa intervista il metropolita ha ricordato come uno dei punti di divisione più importanti nel dialogo tra le due Chiese è il problema del primato nella Chiesa universale ma anche aggiunto che «ortodossi e cattolici possono lavorare insieme su molte questioni», soprattutto su quelle relative all’etica sociale ed economica, e alla morale. «La nostra posizione sulla famiglia, la maternità, la crisi demografica, le questioni bioetiche, sui problemi di eutanasia e di molte altre questioni sostanzialmente coincidono. Questo accordo rende possibile per le nostre Chiese dare già ora una comune testimonianza di Cristo di fronte al mondo laico».