Vita Chiesa

Dialogo ebraico-cristiano, purificare la memoria dopo secoli di divisioni

Alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, il 17 gennaio, si celebra la Giornata per l’approfondimento e lo studio del dialogo tra cattolici ed ebrei. Quest’anno avrà per tema «Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore… Amerai il prossimo tuo come te stesso». La Giornata fu inaugurata in Italia dalla Conferenza episcopale nel 1990 e, dopo l’incontro ecumenico di Graz (1998), fu estesa ad altre Chiese d’Europa. A Firenze, la giornata sarà celebrata con un incontro alle 21 nei locali della comunità Sant’Ignazio, in via Spaventa, guidato dal rabbino Joseph Levi.

«Questa giornata – afferma il rabbino Levi – è un appuntamento importante, perché permette di guardare con speranza al futuro dell’umanità. Dopo secoli di divisioni, adesso abbiamo ogni anno un momento fisso in cui aprirci al dialogo e alla reciproca conoscenza: questo ci permette di sperare in un futuro di concordia e di pace». Nel suo discorso, Levi parlerà sul tema della preghiera: «La preghiera è un momento di consapevolezza, di meditazione; è un momento di umiltà rispetto all’infinito. L’umiltà ci aiuta vedere le cose nella giusta prospettiva, ad essere più aperti nell’ascolto dell’altro, a riconoscere i propri errori e a prendere impegni per il futuro. Nel rapporto interreligioso la preghiera che ciascuno può fare nel proprio ambito è fondamentale anche come purificazione e preparazione al dialogo».

Oggi si parla molto di «purificazione della memoria» e di riconciliazione. «È una strada difficile – sottolinea il rabbino – ma è l’unica possibile. Purificarsi dagli errori del passato vuol dire anche avere l’umiltà di riconoscere che le vie per conoscere il Signore sono infinite, e ognuno sceglie e vive la sua secondo la tradizione cui appartiene. Questa consapevolezza è una condizione essenziale per poter dialogare».

Per il rabbino Levi, l’incontro di lunedì 17 arriva pochi giorni dopo un’altra esperienza interessante: un convegno a Bruxelles, che per quattro giorni ha visto insieme 120 partecipanti, 60 rabbini e 60 imam musulmani provenienti da diverse parti del mondo. «È stata un’occasione di incontro veramente bella, abbiamo parlato di come noi, uomini di fede appartenenti alle diverse tradizioni religiose, abbiamo il dovere di trovare spazi di dialogo, di ascolto, di amicizia».

Le iniziativeFirenze• Lunedì 17 gennaio, alle 21, presso la Comunità di Sant’Ignazio (via Spaventa, 4-6, Firenze), incontro su «La preghiera: il rapporto con Dio e il rapporto con il sé», rav. Joseph Levi; introduce il past. Mario Affuso. Livorno• Domenica 16 gennaio, alle 16,30, momento di preghiera di fronte alla Sinagoga (Piazza Benamozegh, Livorno), con l’accensione delle candele. Seguirà un incontro (alle 17.30) presso il Centro Culturale Diocesano (via delle Galere 35), nel quale saranno presentati tre temi: la storia dell’amicizia ebraico-cristiana in Italia nel XX secolo, la dichiarazione del concilio Vaticano II «Nostra aetate» sulle religioni non-cristiane e le speranze e le attese del dialogo ebraico-cristiano. Pescia• Domenica 23 gennaio, alle15.30, nella chiesa delle Benedettine a Montecatini Alto, incontro sul tema: «Le scritture ebraiche» con il Rabbino capo di Ferrara Luciano Meir Caro.