Vita Chiesa

Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli: nessuna copertura del vescovo sul caso don Morini

La Chiesa non celebra processi mediatici né alimenta una caccia all’uomo, colpevolizzando l’accusato prima ancora di averne accertato le responsabilità. Senza quindi voler entrare nei dettagli della linea difensiva, che sarà resa nota nella sede e nei tempi opportuni, riguardo ai capi di imputazione nei confronti di mons. Giovanni Santucci, vescovo di Massa Carrara – Pontremoli, si precisa quanto segue:

In data 15 maggio 2015, prima ancora che il caso di don Luca Morini assurgesse agli onori della cronaca nazionale, il Vescovo aveva chiesto al sacerdote, di non rientrare in parrocchia, per dare seguito a verifiche e approfondimenti circa la sua condotta. La volontà dell’istituzione ecclesiastica era, ed è stata, fin dal principio, di fare chiarezza, evitando ogni sorta di «copertura». 

Tale decisione, in attesa della conclusione dell’indagine interna, esponeva, di fatto, il sacerdote don Morini ad una mancanza di sostegno economico e il Vescovo, a norma della legge canonica, ha dovuto provvederne al mantenimento anche perché il sacerdote lamentava condizioni economiche di bisogno; non era compito del Vescovo di verificarle, in ossequio al principio della doverosa assistenza pastorale.

Inoltre, da maggio scorso, il conto corrente dello stesso sacerdote è stato congelato, provocando, di conseguenza, un intervento caritatevole temporaneo nei suoi confronti, dettato da una situazione di difficoltà oggettiva.

Infine, sulle presunte «pressioni» alla compagnia assicurativa, di cui si accenna nel secondo capo di accusa, si tratta di un equivoco della Procura.

Fin qui i fatti relativi a mons. Santucci. Per quanto riguarda gli addebiti che vengono contestati a don Luca Morini, il sacerdote chiarirà, nelle sedi opportune, la sua posizione.

Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli