Vita Chiesa

Diocesi di Pistoia: «assurde e strumentali polemiche, don Biancalani concelebrerà»

«Di fronte alle assurde e strumentali polemiche scatenate dall’articolo del quotidiano La Repubblica che travisano completamente il senso delle parole e delle azioni di mons. Tardelli, si precisa che il vicario generale don Patrizio Fabbri è stato inviato a concelebrare con don Massimo Biancalani, non a sostituirlo». Lo riferisce ora una nota della diocesi di Pistoia, in merito alle intimidazioni di Forza nuova nei confronti di don Massimo Biancalani, il sacerdote che giorni fa ha postato foto con i migranti in piscina in una giornata di festa dal lavoro. «Il vescovo ha deciso così affinché sia tutelato un prete che celebra l’eucaristia e perché la Messa non sia profanata da iniziative irresponsabili – si legge nella nota -. Visti i toni che sta assumendo la vicenda la diocesi di Pistoia invita tutti gli attori interessati, in particolare i media, a non contribuire a creare un clima di ulteriore tensione con polemiche gratuite e lontane dalla realtà».

Sulla vicenda delle intimidazioni nei confronti di don Massimo Biancalani, travolto dagli insulti sui social dopo aver postato una foto in piscina con i migranti che lavorano come cuochi e camerieri per la onlus «Gli amici di Francesco» è da registrare anche la nuova presa di posizione dello stesso vescovo di Pistoia. «Credo che qui si stiano davvero oltrepassando i limiti. Spero solo che si voglia scherzare, anche se lo scherzo mi pare di cattivo gusto», ha dichiarato mons. Fausto Tardelli, dopo il comunicato di Forza nuova pubblicato questa mattina e ripreso da alcune testate. Forza nuova minaccia di andare domenica a disturbare la Messa celebrata dal sacerdote. Il vescovo ha annunciato che domenica prossima la celebrazione eucaristica a Vicofaro sarà presieduta invece dal vicario generale. «Da quello che leggo si vorrebbe profanare la SS. Eucaristia con l’assurda motivazione di andare a controllare l’operato di un prete addirittura mentre celebra un Sacramento – osserva mons. Tardelli – e facendo diventare la celebrazione eucaristica teatro di contese e di lotta». Il vescovo richiama tutti «con forza alla ragione, considerando la gravità di ciò che si vorrebbe fare. Anche chi si contrappone a queste inqualificabili intenzioni, non può scegliere modi che ledono la sacralità dell’Eucaristia. A Messa si va esclusivamente per partecipare con fede al divino sacrificio, ricevere la grazia di Cristo e imparare a vivere nell’amore fraterno. Ogni altra finalità ha qualcosa di sacrilego».

Mons. Tardelli ricorda anche, «perché sia a tutti chiaro, che sull’operato di un prete, sul suo insegnamento e la sua azione pastorale, giudice è il vescovo, che non si esime certo dal valutare con attenzione le varie situazioni. Nessun altro può prendere il suo posto. Chi ha da fare critiche, le faccia sempre con carità cristiana direttamente al prete o al vescovo. Valutate le cose, il vescovo prenderà i provvedimenti che riterrà doverosi o più opportuni».