Vita Chiesa

Diocesi in festa per i giubilei dei vescovi

Cadono nel 2007 i «giubilei» di diversi vescovi toscani. Proprio nei giorni scorsi tre province hanno festeggiato il vescovo di Fiesole mons. Luciano Giovannetti per i 50 anni di sacerdozio. A Firenze, doppia ricorrenza di 25 anni di episcopato per l’arcivescovo emerito card. Silvano Piovanelli, e per l’attuale il card. Ennio Antonelli. E tra i festeggiati abbiamo anche l’emerito di Livorno mons. Alberto Ablondi, e il vescovo di Massa Carrara Pontremoli, mons. Eugenio Binini. (nella foto, i vescovi toscani con Benedetto XVI, nella recente visita ad limina)Antonelli e Piovanelli, 25 anni di episcopatoFirenze festeggia quest’anno una curiosa (e gioiosa) coincidenza. Sia il cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze, che il cardinale Ennio Antonelli, suo successore alla guida della Chiesa fiorentina, celebrano 25 anni di episcopato. Entrambi infatti hanno ricevuto l’ordinazione episcopale nel 1982: il 24 giugno Piovanelli, il 29 agosto Antonelli. I due cardinali celebrano insieme la Messa domenica 24 giugno, nella festa di San Giovanni Battista, Patrono della diocesi e della città di Firenze: la data in cui tradizionalmente la Chiesa fiorentina ricorda anniversari e giubilei sacerdotali. Per Piovanelli, poi, si aggiunge quest’anno anche un altro anniversario significativo: i 60 anni di ordinazione sacerdotale. Proprio per questo, il cardinale Antonelli ha voluto lasciare a lui la presidenza della solenne concelebrazione, nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, alle10,30. I 25 anni di episcopato di Antonelli saranno invece ricordati il prossimo 8 settembre. Nato a Ronta di Mugello nel 1924, Piovanelli fu ordinato sacerdote dal Cardinale Elia Dalla Costa il 13 luglio 1947. In virtù di questa doppia ricorrenza, papa Benedetto XVI ha inviato al cardinale Piovanelli una lettera personale (rigorosamente in latino) indirizzata al «Venerabilis Frater Noster», in cui ripercorre le tappe del suo cammino ecclesiale: la vocazione giunta in giovane età, l’impegno come vicerettore del Seminario minore, la nomina a parroco e Vicario foraneo di Castelfiorentino, fino a quando il cardinale Giovanni Benelli lo chiamò ad essere suo stretto collaboratore prima comepro-vicario, poi come vicario generale. Nel giugno 1982, Piovanelli fu nominato da Giovanni Paolo II vescovo ausiliare; nel marzo 1983, dopo la morte del cardinale Benelli, è diventato arcivescovo di Firenze. «Di indole mite e coraggiosa – scrive il Papa – efficacemente spendesti le forze nell’insegnamento e nella catechesi dei giovani. Nell’arcidiocesi che dovevi guidare, continuamente ti sei sforzato di rendere più fervidi e consapevoli i rapporti fra i laici, i sacerdoti e le parrocchie: per questo motivo introducesti valide iniziative pastorali che hanno coinvolto tutta la comunità diocesana». «Pastore buono, che ama il suo gregge e ne è amato – prosegue la lettera del Papa – con successo e saggiamente governasti per diciotto anni quella parte del gregge del Signore, fino al compimento del grande Giubileo. Ora a buon diritto gode la Madre Chiesa, insieme con la comunità fiorentina, per tutti i frutti raccolti non solo in quella porzione della vigna del Signore ma anche per quelli copiosi raccolti altrove, essendo il tuo ardore apostolico diffuso attraverso tutta l’Italia e le altre regioni del mondo».

Il 20 maggio del 2001, Piovanelli ha «passato il timone» del governo della diocesi al cardinale Ennio Antonelli. Nato a Todi nel 1936, Antonelli è stato ordinato presbitero il 2 aprile 1960; nel 1982 è stato ordinato Vescovo di Gubbio. Nel 1988 è stato nominato Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve; in questo perido è stato anche membro della Commissione episcopale per la dottrina della fede e la catechesi della Cei, lavorando alla stesura del nuovo Catechismo degli Adulti. Diventato nel 1995 Segretario Generale della Cei, ha curato la preparazione del Convegno Ecclesiale di Palermo, e si è impegnato nella preparazione del Grande Giubileo del Duemila. Ha lavorato alla stesura degli Orientamenti Pastorali per il decennio in corso, «Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia».

Al suo arrivo a Firenze, nel 2001, è stato accolto con affetto e simpatia. Tra i settori pastorali a cui si è particolarmente dedicato ci sono la pastorale sanitaria, avviando la costituzione delle Cappellanie ospedaliere; la pastorale scolastica e universitaria, favorendo la nascita di una Cappella universitaria; la pastorale sociale, promuovendo la creazione dei «laboratori di impegno socio-culturale». Creato Cardinale nel 2003, nel 2005 è stato nominato consulente ecclesiastico nazionale dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti); il 3 ottobre 2006 è stato eletto Presidente della Conferenza Episcopale Toscana.

Riccardo Bigi

Festa per i cinquant’anni di sacerdozio di mons. BininiLa diocesi di Massa Carrara – Pontremoli si stringe festosa intorno al proprio vescovo, mons. Eugenio Binini, che questo sabato 23 giugno ricorda i cinquant’anni di sacerdozio. Nato a Traversetolo, un piccolo paese della provincia di Parma, il 21 dicembre del 1934, mons. Binini ha compiuto gli studi liceali, di filosofia e teologia nel Seminario di Parma. Al termine del curriculum è stato ordinato sacerdote da mons. Evasio Colli. Dopo un’esperienza pastorale come vice parroco nella comunità di Colorno (PR), per oltre vent’anni è stato cappellano militare, prima a Firenze, presso la scuola di Sanità e poi a Roma, all’ordinariato militare. Ha studiato inoltre teologia pastorale all’Università «San Tommaso D’Aquino» e Psicologia all’Università di Firenze. Nel 1983 viene eletto alla sede vescovile di Pitigliano – Sovana – Orbetello e riceve l’ordinazione episcopale il 6 gennaio 1984. Dal 1991, subentrando a mons. Bruno Tommasi, è vescovo della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli. «Ho sempre desiderato diventare sacerdote – ha dichiarato- e ringrazio con gioia il Signore per avermi chiamato nella sua Chiesa, prima come presbitero e, poi, come Vescovo. Tra i ricordi più cari del ministero sacerdotale, ci sono gli anni trascorsi a Firenze. Qui ho conosciuto don Milani, il Sindaco La Pira e padre Ernesto Balducci, e qui ho scoperto la bellezza e la dimensione profetica della vita del prete». Mons. Binini, attraverso numerosi convegni, giornate di studio, la Visita Pastorale, la diffusione delle «piccole comunità di evangelizzazione», il «congresso eucaristico» e infine la celebrazione del primo Sinodo Diocesano, ha dato un impulso notevole al rinnovamento della catechesi e della azione pastorale diocesana. I festeggiamenti per il suo giubileo sacerdotale inizieranno questo sabato alle ore 21, con un concerto d’organo del maestro Mario Verdicchio, nella chiesa di San Sebastiano a Massa, e proseguiranno domenica alle ore 18.30 nella Basilica Cattedrale con la solenne liturgia di ringraziamento presieduta dallo stesso vescovo.

Renato Bruschi

Ablondi, prete da sessant’anniMilanese di nascita, ligure per formazione familiare, ma toscano per una quarantennale esperienza episcopale: è monsignor Alberto Ablondi, vescovo emerito di Livorno, che ha appena celebrato i sessant’anni di vita sacerdotale. Lo ha fatto insieme con altri cinque preti livornesi che, sempre nel 2007, ricordano grandi anniversari, da 50 a 70 anni di sacerdozio.

Dopo essere stato per oltre trent’anni Vescovo di Livorno, dal dicembre 2000 monsignor Ablondi è Vescovo emerito, ma nonostante l’avanzare dell’età e la debolezza di un fisico sempre più provato dalla malattia, non ha smesso di dire forte il suo grazie al Signore per il dono della vocazione sacerdotale.

Nella celebrazione diocesana ha utilizzato le parole di Maria nel Magnificat per esprimere la sua gratitudine: “Grandi cose ha fatto il Signore per noi!”; parole dette con il cuore e con l’esempio di una vita in cui la passione e la fede lo hanno condotto ad incontri sorprendenti. Pioniere del dialogo ecumenico, è ancora oggi in prima fila nel cammino di riconciliazione tra i cristiani e nello sviluppo dell’amicizia con i «fratelli maggiori» ebrei. Lo fa da presidente del CeDoMEI di Livorno che sta emergendo come una delle realtà italiane più autorevoli in campo ecumenico.La sua avventura di prete, cominciata nel 1947, ha avuto una svolta decisiva circa vent’anni dopo, quando, nel 1966, fu consacrato Vescovo divenendo prima amministratore apostolico di Massa Marittima e poi Vescovo di Livorno. Durante gli oltre trent’anni d’episcopato a Livorno ha assunto responsabilità mondiali nell’ambito della Federazione Biblica Cattolica e delle Società Bibliche, oltre ad essere stato per diversi anni vice presidente della Cei.

Paragonando il suo servizio sacerdotale a un pellegrinaggio, monsignor Ablondi ha ricordato come «l’Eucarestia sia il grande grazie che qualifica la vita del prete; un grazie bello perché non è mai ripetitivo, come l’amore che dice sempre le stesse cose … e non le ripete mai».

Nicola Sangiacomo

A Fiesole e Pratovecchio i festeggiamenti per mons. GiovannettiAnche il vescovo di Fiesole, Luciano Giovannetti, ha celebrato quest’anno cinquant’anni di sacerdozio: nato a Civitella della Chiana nel 1934, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 15 giugno 1957 dal vescovo di Arezzo Emanule Mignone. La ricorrenza è stata ricordata nel Duomo di Fiesole lo scorso 7 giugno, durante la festa del Corpus Domini che ha rappresentato anche la conclusione del Congresso Eucaristico Diocesano. Venerdì 15 giugno nell’Abbazia di Rosano, nella festa del Sacro Cuore, mons. Giovannetti ha concelebrato con i compagni di ordinazione del 1957, alla presenza dei vescovi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Gualtiero Bassetti, di Grosseto Franco Agostinelli e di Foligno Arduino Bertoldo. Sabato 16 giugno, le tre province su cui insiste la Diocesi di Fiesole (Arezzo, Firenze e Siena) hanno dedicato a mons. Giovannetti una serata celebrativa, che si è svolta in Casentino, a Pratovecchio: sono intervenuti anche il Ministro per i rapporti con il Parlamento Vannino Chiti e il cardinale Tomas Spidlik. Per Giovannetti si avvicina anche il traguardo dei trent’ani di episcopato: è stato ordinato Vescovo, come ausiliare della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, l’8 aprile 1978. Nel 1981 ha fatto il suo ingresso a Fiesole.

Nel corso di questo anno 2007, anche altri vescovi toscani hanno celebrato o celebreranno anniversari significativi. Il Vescovo emerito di Pistoia Simone Scatizzi (che proprio pochi mesi fa ha lasciato il governo della diocesi a monsignor Mansueto Bianchi) festeggia il prossimo 8 settembre trent’anni di episcopato. Sono quindici invece gli anni di ordinazione episcopale per il vescovo di Prato Gastone Simoni, che fu ordinato vescovo il 6 gennaio 1992, solennità dell’Epifania, da Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro. È il secondo Vescovo residenziale di Prato, dopo mons. Fiordelli; il 23° da quando Prato – nel 1653 – è stata eretta in Diocesi.

Ha celebrato dieci anni di episcopato lo scorso 15 giugno anche l’Arcivescovo di Lucca Italo Castellani. Ordinato vescovo di Faenza – Modigliana il 15 giugno 1997, Castellani è stato nominato arcivescovo coadiutore di Lucca il 31 maggio 2003, a fianco di mons. Bruno Tommasi, da cui ha avuto il passaggio di consegne il 22 gennaio 2005. È vescovo da cinque anni, infine, monsignor Franco Agostinelli: nominato alla guida della diocesi di Grosseto il 17 novembre 2001, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 6 gennaio 2002.