Vita Chiesa

ECUMENISMO: CATTOLICI, LUTERANI E ANGLICANI A ROMA PER BILANCIO 40 ANNI DI DIALOGO

Cattolici, luterani e anglicani a Roma per stilare insieme “Un bilancio dell’ecumenismo a 40 anni dall’Unitatis reditegratio”. Al Simposio – che comincerà domani per iniziativa e nella sede dell’Università Pontificia salesiana – parteciperanno, fra gli altri, il card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, George Carey, arcivescovo emerito di Canterbury e il pastore J. Astfalk, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia. Come afferma la lettera enciclica “Ut unum sint” la situazione odierna dell’ecumenismo “presenta ombre e luci”.

“In effetti – spiega don Donato Valentini, professore emerito di ecclesiologia ed ecumenismo all’università salesiana – si danno nuovi problemi, per esempio presso i nostri fratelli c’è una certa frammentazione; ci sono diverse correnti interpretative in fatto di ecumenismo; si danno nuovi problemi a livello etico. Ci sono tuttavia anche delle nuove luci. Si registra in particolare un impegno sempre più diffuso nel popolo di Dio per un incontro a livello ecumenico con i fratelli. Si vanno sempre più moltiplicando i momenti e i luoghi di preghiera per l’unità dei cristiani. Infine si intravedono anche delle speranze per quanto riguarda lo sblocco di alcune situazioni nel dialogo ecumenico. C’è in fondo dunque un’azione dello Spirito Santo che accanto a momenti di sfiducia e crisi fa intravedere degli orizzonti di speranza. Noi ci attestiamo su questo orizzonte, sulla base della preghiera di Gesù nell’ultima cena per l’unità della Chiesa”.

Quale ecumenismo per il futuro? “L’ecumenismo – risponde il teologo – si sviluppa attraverso gli incontri di preghiera comune e attraverso gli incontri personali di amicizia. La preghiera suscita amicizia e l’amicizia porta alla preghiera e ambedue spingono perché l’ecumenismo vada nella direzione di approfondire anche i problemi dottrinali”. Sir