Vita Chiesa

ECUMENISMO: IN UNGHERIA CONSULTAZIONE DELLE CHIESE SULLA CHARTA OECUMENICA

“Fare una verifica sulla situazione ecumenica nell’Europa orientale e individuare come il processo della Charta Oecumenica può contribuire ad affrontare le difficoltà esistenti”. E’ l’obiettivo della Consultazione che si aprirà domani a Leanyfálu, in Ungheria, (fino al 30 novembre) su invito del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) e della Conferenza delle Chiese europee (Cec). La Charta Oecumenica è un breve documento contenente le “linee guida per la crescita della collaborazione tra le Chiese in Europa”. Firmata nell’aprile 2001 dai presidenti di Ccee e Kek, la Charta è stata inviata a tutte le Chiese e Conferenze episcopali in Europa. È oggi tradotta in trenta lingue. Il programma dell’incontro ungherese prevede una serie di rapporti dai diversi paesi dell’Europa orientale sui “segni di speranza e le difficoltà del cammino ecumenico al momento attuale”. I partecipanti cercheranno anche di “identificare prospettive future di lavoro per avanzare nelle relazioni ecumeniche e per affrontare insieme le sfide del processo di integrazione europea”.

Parteciperanno alla consultazione circa 40 delegati, in rappresentanza delle chiese e delle conferenze episcopali di 16 paesi dell’Europa orientale: Albania, Armenia, Bielorussia, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Georgia, Grecia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia e Montenegro, Slovacchia, Turchia, Ucraina, Ungheria. La consultazione sarà anche l’occasione per presentare il volume curato dai segretariati Ccee e Kek “Charta Oecumenica: un testo un processo un sogno delle chiese in Europa”.Sir