Vita Chiesa

ECUMENISMO, METROPOLITA HILARION: POSSIBILE UN INCONTRO TRA BENEDETTO XVI E KIRILL

Un incontro tra papa Benedetto XVI e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill sta diventando “possibile”. E’ questa la parola usata dal metropolita Hilarion, Presidente del Dipartimento delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, parlando ai giornalisti a Roma dove si svolgeranno tra oggi e domani le “Giornate della cultura e della spiritualità russa in Vaticano”. In conferenza stampa il metropolita ha anche espresso una speranza: “è mio desiderio – ha detto – che si possa arrivare ad un incontro non tra un qualsiasi Papa e un qualsiasi Patriarca, ma proprio tra papa Benedetto XVI e il Patriarca Kirill”. Il discorso era iniziato con un attestato di stima da parte del numero 2 del Patriarcato di Mosca per Benedetto XVI. A migliorare la nuova atmosfera che si respira oggi tra le due Chiese – ha detto Hilarion – “ha contribuito il fatto che i tempi stanno cambiando e con i tempi cambiano anche le persone”. A questo proposito, “è stata accolta in maniera molto positiva l’elezione di papa Benedetto XVI. Le sue posizione sulle questioni morali sono molto ben accette dalla Chiesa ortodossa russa. Noi sosteniamo il suo impegno per promuovere i tradizionali valori cristiani”. Ad impedire ancora oggi che si realizzi questo incontro è – ha detto il metropolita Hilarion – “la situazione dell’Ucraina occidentale”. Una questione che “fa parte delle nostre consultazioni”. Il metropolita ha quindi ribadito la sua convinzione che “l’incontro tra il Papa e il Patriarca dovrebbe essere un incontro storico, non solo perché sarebbe la prima volta che avviene ma perché tale incontro dovrebbe essere un segno della decisione di entrambe la Chiese di andare avanti nei nostri rapporti reciproci”. Dunque l’auspicio è che sia “un incontro ben preparato”, perché “non è importante il fatto in sé ma il risultato”. Nel commentare a margine della conferenza stampa le parole del metropolita, il card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani ha detto: “Sia il Santo Padre che noi siamo disposti a andare a questo incontro. Pensiamo che una simile iniziativa sarebbe molto importante perché può aiutare a superare i problemi che esistono ancora tra le due Chiese come la situazione dell’Ucraina occidentale. E può essere una testimonianza ad un mondo secolarizzato perché può mostrare che i capi delle due Chiese sono nella stessa posizione sugli stessi problemi morali”. “Speriamo – ha concluso con una battuta – che questo incontro non sia escatologico ma avvenga in questo tempo. Ma non dobbiamo farci illusioni. Rispettiamo la posizione dei russi. Non possiamo fare altrimenti. Ma lavoriamo perché ciò avvenga il più presto possibile”.Anche lo sguardo di Mosca è rivolto al presente. “Non possiamo – ha detto il metropolita Hilarion – ridurre i nostri rapporti sulle questioni teologiche non risolte nel passato. Su queste questioni noi discutiamo e continueremo a farlo, però non si deve pensare che esse possano essere risolte subito, nell’immediato. Sarà un lavoro lungo che durerà anni”. Nel frattempo però le due Chiese “possono collaborare in altri campi come la difesa dei valori cristiani”. In questo, chiesa ortodossa e chiesa cattolica si riconoscono “alleate”. Hilarion è quindi tornato a parlare delle questioni teologiche irrisolte. “Non sono – ha detto – questioni che si risolvono facilmente”. D’altra parte “non è importante la velocità ma la qualità dei risultati che si raggiungono”. Non solo. Il metropolita russo ha insistito anche sulla importanza della “ricezione” degli accordi a cui il dialogo teologico perviene, “affinché non siano solo i teologi a parlare tra loro ma che i fedeli ne siano informati”.Sir