Vita Chiesa

ECUMENISMO, VISITA DI TEOCTIST A ROMA

Testimoniare la “comunione quasi piena” tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa ed “individuare strategie comuni” per superare “un periodo difficile” con il dialogo e la “vittoria della carità”. Questo lo scopo principale della visita che il Patriarca della Chiesa ortodossa romena, Sua Beatitudine Teoctist, farà al Papa e alla Chiesa di Roma, dal 7 al 13 ottobre, e della quale è stato diffuso oggi il programma ufficiale.

“Accogliere l’ospite con grande fraternità e cordialità, per ricambiare l’accoglienza che il Patriarca Teoctist gli aveva riservato a Bucarest, nel maggio del 1999, in occasione del viaggio di Sua Santità in Romania”: così il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, in una nota, sintetizza il desiderio del Papa, che presenterà Teoctist ai fedeli il 7 ottobre, durante l’udienza ai pellegrini giunti a Roma per la canonizzazione di Escrivà, il giorno precedente; la visita si concluderà il 13 ottobre, con la Liturgia eucaristica presieduta dal Papa e “concelebrata” in alcuni momenti da Teoctist, che l’11 ottobre verrà ricevuto in udienza particolare da Giovanni Paolo II, il quale firmerà poi con il patriarca una “dichiarazione comune”.

Altro momento culminante del soggiorno romano di Teoctist sarà la celebrazione ecumenica nella chiesa di San Bartolomeo all’Isola Tiberina, presieduta, oltre che dal patriarca, dal card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, e dal card. Francis Eugene George, arcivescovo di Chicago; durante la celebrazione, la Chiesa di S. Bartolomeo sarà destinata a “luogo memoriale dei testimoni della fede del XX secolo”.

L’11 ottobre, Teoctist sarà ricevuto nella Basilica Lateranense dal card. Ruini, per una breve liturgia durante la quale sarà riconsegnata a Sua Beatitudine una reliquia di S. Silvestro destinata ad una parrocchia ortodossa di Bucarest. Tra le altre “tappe” romane del patriarca – che incontrerà anche il presidente Ciampi al Quirinale – le altre Basiliche (Vaticana, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori Le Mura), la Biblioteca Vaticana e la Cappella Sistina. “Importanti”, inoltre, i “contatti con il mondo universitario” (l’Università Gregoriana gli dedicherà un “atto accademico”) e gli incontri con la Comunità ortodossa romena di Roma, la Comunità di Sant’Egidio e l’ospedale Bambin Gesù.