Vita Chiesa

FAMIGLIA: INCONTRO MONDIALE MESSICO. CARD. ANTONELLI, «IL DOVERE DI EDUCARE»

“Con la parola ‘Famiglia’ la chiesa intende una comunità stabile di vita e di amore, che armonizza nella comunione le differenze costitutive dell’essere umano: la differenza di sesso, uomo-donna, e la differenza di generazioni, genitori-figli. Doppio legame che unisce le persone nel rispetto dell’alterità; comunicazione e dono reciproco, per crescere insieme verso la perfezione”: con queste parole stamane il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha dato le coordinate di cosa sia la famiglia nella visione della Chiesa, aprendo i lavori del VI Incontro Mondiale delle Famiglie a Città del Messico, nella fase iniziale che consiste in un congresso teologico-pastorale. Antonelli ha sottolineato, richiamando il titolo dell’incontro, che “la famiglia è ‘formatrice ai valori’, cioè educatrice” in quanto “educare i figli è ‘diritto-dovere originale e primario…insostituibile e inalienabile’”. Ha poi ricordato, citando le parole di Benedetto XVI alla diocesi di Roma, che “vengono educati i bambini, gli adolescenti e i giovani, che hanno bisogno di apprendere gradualmente il ‘retto uso della libertà’; ma anche gli adulti a loro volta possono ricevere dai minori molti stimoli al bene e un aiuto per la loro educazione permanente. La famiglia è la scuola più efficace di umanità e di vita cristiana”.“Siamo tutti consapevoli che la missione formatrice della famiglia incontra oggi gravissime difficoltà. Il Santo Padre Benedetto XVI nella Lettera alla Diocesi e alla città di Roma del 21 gennaio 2008 parlava di ‘emergenza educativa’ e di ‘frattura tra le generazioni’, dovuta al concorrere di varie cause e in misura rilevante al relativismo diffuso, che insinua il dubbio riguardo alla verità e il bene”: così il card. Antonelli ha proseguito la sua riflessione a Città del Messico. Ha poi affermato: “Se vengono meno le certezze essenziali – osservava il Papa – diventa difficile trasmettere da una generazione all’altra ‘regole di comportamento, obiettivi credibili intorno ai quali costruire la propria vita’. Però diventa difficile anche vivere; cresce il malessere esistenziale e sociale. Allora il bisogno di certezze e di valori – proseguiva il Papa – ‘torna a farsi sentire in modo impellente: così, in concreto, aumenta oggi la domanda di un’educazione che sia davvero tale. La chiedono i genitori… la chiedono tanti insegnanti… la chiede la società… la chiedono nel loro intimo gli stessi ragazzi e giovani’. Paradossalmente – ha concluso – ciò che costituisce una difficoltà e una sfida per l’educazione fa emergere un desiderio intenso di essa e una rinnovata opportunità”.Sir