Vita Chiesa

FIRENZE SEDE DEL CONVEGNO ECCLESIALE NAZIONALE DEL 2015: il GRAZIE DI MONS. BETORI

Il 5° convegno ecclesiale nazionale italiano si terrà a Firenze nel 2015. L’ hanno deciso i vescovi italiani presenti nel consiglio permanente della Cei aderendo ad una proposta giunta dalla diocesi di Firenze. Si tratta di un avvenimento che si ripete ogni dieci anni a partire dal 1976 e che questa volta giungerà a metà del decennio che gli “Orientamenti pastorali” dei Vescovi italiani hanno scelto di dedicare al tema dell’educazione (“Educare alla vita buona del Vangelo”). L’arcivescovo di Firenze mons. Giuseppe Betori dopo l’ufficializzazione della notizia ha dichiarato: “Esprimo viva gratitudine ai confratelli vescovi del Consiglio Permanente della CEI che hanno scelto Firenze come luogo del Convegno Ecclesiale Nazionale del 2015. Accolgo questa decisione come un segno di attenzione e di fiducia verso la nostra chiesa fiorentina e verso la città. Ci attende un impegnativo lavoro per accogliere i delegati di tutte le diocesi del Paese per l’evento ecclesiale italiano più significativo per rappresentatività e partecipazione. Sono certo che potremo contare sull’impegno di tutti i cattolici fiorentini e sulla collaborazione delle istituzioni locali e delle realtà sociali del territorio. Avremo un’ulteriore occasione per mostrare quanto la grande eredità religiosa e culturale di Firenze sia capace ancora oggi di generare frutti significativi di pensiero, di carità e di bellezza”.“Evangelizzazione e promozione umana” nel 1976 a Roma, “Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini” nel 1985 a Loreto, “Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia” nel 1995 a Palermo, “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”, nel 2006 a Verona. Sono questi i quattro convegni ecclesiali celebrati sino ad oggi dalla Chiesa italiana. Dai 2.500 partecipanti del 1976 (quando alla presidenza della Cei c’era il card. Antonio Poma) fino ai 2.700 del 2006 a Verona (presidente Cei il card. Camillo Ruini), i convegni ecclesiali hanno sempre registrato una massiccia partecipazione di fedeli, rappresentando degli snodi decisivi per il cammino della comunità ecclesiale del Paese e catalizzando, proprio per questo, un’imponente attenzione mediatica.A Verona, tanto per rimanere all’evento più recente, erano presenti 700 operatori dell’informazione mentre gli utenti della Rete che si sono collegati al sito del convegno sono stati 300.000, tra i quali 50.000 hanno seguito le dirette on-line e hanno voluto rivedere i contributi video registrati.Tra i partecipanti erano presenti 11 cardinali, 222 vescovi, 608 sacerdoti, 41 diaconi, 322 tra religiosi e religiose, 15 consacrati laici, soprattutto donne, e 1275 laici. Erano, invece, 270 gli invitati, tra i quali i rappresentanti degli episcopati europei e di altre aree continentali come l’Africa, l’Asia, l’Oceania, l’America del nord e America del sud e ben 1300 i volontari a servizio della manifestazione, per metà provenienti dalla diocesi di Verona e per metà messi in campo dalla protezione civile.Decisivo, con Paolo VI a Roma, con Giovanni Paolo II a Loreto e a Palermo e con Benedetto XVI a Verona, il contributo del Papa ai lavori di queste assemblee, peraltro caratterizzate da un intenso cammino di preparazione negli anni precedenti e da un altrettanto importante seguito dopo la loro celebrazione. I cinque ambiti focalizzati per i lavori di Verona (la vita affettiva, il lavoro e la festa, la fragilità umana, la tradizione, la cittadinanza), hanno continuato a scandire anche negli anni seguenti riflessione e lavoro della comunità ecclesiale italiana. I testi delle relazioni e degli interventi e tutti i contributi prodotti durante il convegno di Verona, sono ancora disponibili nel sito internet www.convegnoverona.it. Ora il lavoro si sposta su e con Firenze. (cs)