Vita Chiesa

FOCOLARI: A LOPPIANO SI PARLA DI ECONOMIA DI COMUNIONE

Sarà Loppiano, la cittadella internazionale dei Focolari, ad ospitare domani 17 e domenica 18 maggio prossimi, il convegno nazionale di economia di comunione (Edc) sul tema “Polo Lionello, casa degli imprenditori” che vedrà la partecipazione di circa 400 tra imprenditori, operatori economici, dipendenti, studenti e professionisti provenienti da tutta Italia. L’incontro farà il punto sulla diffusione dell’Edc nel mondo e sarà corredata da testimonianze di imprenditori impegnati in prima persona nella gestione di aziende Edc.

Ad introdurre il convegno la sociologa brasiliana Vera Araujo (Centro Studi del Movimento dei Focolari) a cui seguiranno, tra gli altri, Stefano Zamagni, docente universitario e Consultore economico della Commissione Europea e Luigino Bruni, docente di storia del pensiero economico all’Università Bicocca e all’Università Bocconi di Milano. Nell’ambito dell’incontro verrà inaugurata anche la Prima Expo delle aziende italiane di economia di comunione a cui partecipano più di 60 delle 255 aziende che operano in diversi settori produttivi e di servizi.

Il progetto Economia di Comunione è nato nel 1991, in Brasile, da un’intuizione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari: oggi è attuato nei cinque continenti da 778 aziende for profit, che hanno modificato lo stile di gestione aziendale e già destinano una parte dei loro utili ai poveri. Gli scopi dell’Edc sono infatti di aiutare le persone in difficoltà creando nuovi posti di lavoro, diffondere la “cultura del dare” e incrementare lo sviluppo dell’impresa. Centro di questa non è dunque il capitale ma la persona che viene responsabilizzata e favorita nella creatività e nella partecipazione. Una svolta antropologica, come afferma Chiara Lubich: “dare non significa soltanto dare gli utili o dare qualcosa. Non è quello. E’ quel dare che noi abbiamo imparato dal Vangelo che significa amare tutti. Lo stile di vita aziendale deve essere tutto cambiato, tutto deve essere evangelico, altrimenti non abbiamo economia di comunione”.Sir