Vita Chiesa

Firenze, p. Lombardi: Papa Francesco è il «grande comunicatore della misericordia di Dio»

Con le sue parole, ma soprattutto con i suoi gesti, Papa Francesco è il «grande comunicatore della Misericordia di Dio». Lo ha detto il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, intervenuto ad un incontro organizzato nel pomeriggio di ieri, 2 maggio, a Palazzo Incontri a Firenze, dalla Commissione diocesana per le comunicazioni sociali.

Ad intervistarlo, dopo una breve introduzione del direttore dell’Ufficio diocesano, Antonio Lovascio, lo storico-giornalista Franco CardiniPaolo Ermini, direttore del «Corriere Fiorentino»; Maurizio Naldini, già inviato de «La Nazione» e attuale responsabile culturale della Misericordia di Firenze; Guido Torlai, caporedattore della sede Rai toscana.

Della scelta singolare di mettere insieme nel messaggio per la giornata mondiale dell’8 maggio «comunicazione e misericordia», come «binomio fecondo» ha parlato nel suo saluto il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori. All’inizio – ha confessato – gli era sembrato un azzardo. Ma «in realtà, pensando alla comunicazione come modo per stabilire una relazione con gli altri, davvero accogliente» si è reso conto che è un’altra «poderosa intuizione» di questo Papa.

Per inquadrare il messaggio di Francesco, padre Lombardi lo ha collocato nell’orizzonte del Giubileo, apertosi significativamente non a Roma, ma a Bangui. Un luogo dove c’è «infinito bisogno di conforto», di quella misericordia che Dio non smette mai di riversare sull’uomo. E a questo proposito il direttore della Sala Stampa vaticana ha ricordato il primo Angelus del Papa, quando raccontò di quella «donna anziana, ultraottantenne» che in confessione gli disse che «se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe». Francesco è «grande comunicatore della Misericordia di Dio», e a dimostrarlo basterebbe la recente visita a Lesbo «dove la maggior parte del tempo non l’ha impiegata in discorsi, ma ad incontrare personalmente centinaia di profughi». Ecco allora la sottolineatura, contenuta nel messaggio per la giornata 2016, di una comunicazione che favorisca la cultura dell’incontro, che costruisca «ponti e non muri».

Ampio servizio sull’incontro sul n. 16 del settimanale Toscana Oggi (8 maggio 2016)