Vita Chiesa

Fism, card. Betori: «Le scuole cattoliche luoghi di aiuto alle famiglie»

Il porporato ha ricordato l’appuntamento del mondo della scuola con il Papa: “La manifestazione del 10 maggio è per tutti: è per le scuole statali e per le scuole paritarie, per gli educatori e per gli insegnanti, per i genitori e per gli alunni, per tutto il personale di una scuola che abbia la capacità di formare uomini e donne che abitino criticamente la realtà che vivono”. Il cardinale Betori non ha nascosto le difficoltà che vive la scuola, soprattutto quella paritaria: “L’aspetto economico, il finanziamento alle scuole paritarie, il risparmio che la scuola non statale consente allo Stato sono tutti temi giusti e di primaria importanza; ma vi è, ancora prima, il riconoscimento, ancora non completo, della ‘necessità’ di un sistema educativo e scolastico multiforme e plurale, dove siano valorizzate le esperienze in atto che hanno dimostrato di essere validi strumenti educativi e formativi, siano esse cattoliche, laiche o ispirate ad altre confessioni, purché collocate nell’orizzonte dei principi della Costituzione del Paese”.

In Toscana, ha sottolineato l’arcivescovo di Firenze, “la crisi economica, e più in generale la crisi che investe tutta la società, colpisce anche la scuola. Nella scuola statale tali difficoltà si registrano nell’ambito delle relazioni umane, nelle problematiche dei bambini e dei ragazzi, nella demotivazione di molti insegnanti…; nella scuola paritaria, a queste difficoltà, si aggiunge un fattore economico che rende più instabile e precaria l’esistenza stessa di molti istituti, soprattutto i più piccoli e quelli più periferici”. Tuttavia, “le scuole cattoliche della nostra diocesi e della nostra Regione continuano a essere luoghi di aiuto alle famiglie e vere comunità, dove non si ‘fruisce’ semplicemente di un servizio, ma dove si viene accolti e si collabora ad un progetto di crescita umana, spirituale e culturale”. Per il porporato, “questa attenzione è viva ed è colta dalle famiglie che, nonostante la crisi e le difficoltà, spesso anche a costo di sacrifici importanti continuano a scegliere le nostre scuole, certe di un’attenzione e di un progetto educativo che va al di là del progetto organizzativo e delle tipologie di servizi proposti, un progetto che è scelto e condiviso per l’orizzonte cui si indirizza, l’attenzione al bambino e al giovane nella sua dimensione di persona umana e la sua piena formazione di individuo, unico e irripetibile perché voluto da Dio”.