Vita Chiesa

Forum cattolico-musulmano, «evitare interpretazioni erronee dei nostri rispettivi testi sacri»

«Noi affermiamo – si legge al numero 3 – la uguale dignità e il valore di tutte le persone indipendentemente dalla loro razza, sesso, religione o status sociale e condanniamo categoricamente ogni tentativo di stereotipare qualsiasi persona o attribuire loro colpa collettiva per le azioni degli individui tra di loro». Cattolici e musulmani affermano che «la libertà di coscienza e di religione risiede al culmine dell’edificio dei diritti umani. Pertanto, è nostro dovere collettivo chiedere che siano rispettati, preservati e promossi tali diritti». Cristianesimo e Islam hanno le risorse morali, intellettuali e spirituali per «contribuire allo sviluppo umano integrale di individui e comunità».

Nella Dichiarazione si parla di tante «persone di buona volontà» che sono impegnate a lavorare per il bene comune. E al numero 7 si afferma: «Come credenti, siamo chiamati a fare tutto il possibile per affrontare tutto ciò che ostacola lo sviluppo integrale dell’umanità, comprese eventuali interpretazioni o comprensioni erronee dei nostri rispettivi testi e tradizioni». E al numero 8 si aggiunge: «Crediamo che l’insicurezza, i conflitti e la proliferazione degli armamenti costituiscano gravi ostacoli alla realizzazione della volontà di Dio per l’umanità, il suo benessere e la crescita in pace e sicurezza. Questo è il motivo per cui consideriamo come un nostro obbligo morale denunciare le guerre e il commercio delle armi che le facilita».