Vita Chiesa

Francesco, Angelus: il mondo diventi una comunità di fratelli

“Il mio augurio – ha aggiunto – è quello della Chiesa, è quello cristiano! Non è legato al senso un po’ magico e un po’ fatalistico di un nuovo ciclo che inizia. Noi sappiamo che la storia ha un centro: Gesù Cristo, incarnato, morto e risorto; ha un fine: il Regno di Dio, Regno di pace, di giustizia, di libertà nell’amore; e ha una forza che la muove verso quel fine: lo Spirito Santo”. Questo Spirito è “la potenza d’amore che ha fecondato il grembo della Vergine Maria; ed è lo stesso che anima i progetti e le opere di tutti i costruttori di pace. Due strade che si incrociano oggi, festa di Maria Santissima Madre di Dio e Giornata mondiale della pace”. Otto giorni fa è risuonato l’annuncio angelico: “Gloria a Dio e pace agli uomini”. “Oggi – ha osservato il Pontefice – lo accogliamo nuovamente dalla Madre di Gesù, che ‘custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore’, per farne il nostro impegno nel corso dell’anno che si apre”.

“Siamo tutti figli dell’unico Padre celeste, facciamo parte della stessa famiglia umana e condividiamo un comune destino. Da qui deriva per ciascuno la responsabilità di operare affinché il mondo diventi una comunità di fratelli che si rispettano, si accettano nelle loro diversità e si prendono cura gli uni degli altri”, ha affermato Papa Francesco. Il Pontefice ha ricordato che il tema della Giornata mondiale della pace 2014, che si celebra oggi, è “Fraternità, fondamento e via per la pace”. “Sulla scia dei miei predecessori, a partire da Paolo VI, ho sviluppato il tema in un Messaggio, già diffuso e che oggi idealmente consegno a tutti”, ha spiegato. “Siamo anche chiamati a renderci conto delle violenze e delle ingiustizie presenti in tante parti del mondo e che non possono lasciarci indifferenti e immobili – ha avvertito il Santo Padre -: c’è bisogno dell’impegno di tutti per costruire una società veramente più giusta e solidale”. “Ieri – ha aggiunto a braccio – ho ricevuto la lettera di un signore, forse uno di voi, che mettendomi a conoscenza di una tragedia familiare elencava poi tante tragedie oggi nel mondo e mi chiedeva cosa succede oggi nel cuore dell’uomo e diceva che è ora di fermarsi”. Il Papa ha fatto sue le parole di quest’uomo: “Cosa sta succedendo nel cuore dell’uomo? È ora di fermarsi”.

“Da ogni angolo della terra – ha sostenuto Francesco -, oggi i credenti elevano la preghiera per chiedere al Signore il dono della pace e la capacità di portarla in ogni ambiente”. Di qui l’auspicio: “In questo primo giorno dell’anno, il Signore ci aiuti a incamminarci tutti con più decisione sulle vie della giustizia e della pace”. E con la pace e la giustizia “incominciamo a casa – ha proseguito a braccio – e poi si va avanti con tutta l’umanità”. Poi l’auspicio: “Lo Spirito Santo agisca nei cuori, sciolga le chiusure e le durezze e ci conceda di intenerirci davanti alla debolezza del Bambino Gesù”. La pace, infatti, “richiede la forza della mitezza, la forza nonviolenta della verità e dell’amore”. “Nelle mani di Maria, Madre del Redentore, poniamo con fiducia filiale le nostre speranze – ha proseguito il Pontefice -. A lei, che estende la sua maternità a tutti gli uomini, affidiamo il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione”. A lei, ha concluso il Santo Padre, “chiediamo che il Vangelo della fraternità, annunciato e testimoniato dalla Chiesa, possa parlare ad ogni coscienza e abbattere i muri che impediscono ai nemici di riconoscersi fratelli”.

“Desidero ringraziare il presidente della Repubblica italiana per le espressioni augurali che mi ha rivolto ieri sera, durante il suo Messaggio alla Nazione. Ricambio di cuore, invocando la benedizione del Signore sul popolo italiano, affinché, con il contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare al futuro con fiducia e speranza”. Lo ha detto, stamattina, Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus da piazza San Pietro. Il Pontefice ha quindi salutato “con gratitudine le tante iniziative di preghiera e impegno per la pace che si svolgono in ogni parte del mondo in occasione della Giornata mondiale della pace”, ricordando, in particolare, “la Marcia nazionale che ha avuto luogo ieri sera a Campobasso, organizzata da Cei, Caritas e Pax Christi”. Un saluto poi ai “partecipanti alla manifestazione “Pace in tutte le terre”, promossa a Roma e in molti Paesi dalla Comunità di Sant’Egidio”; come pure alle “famiglie del Movimento dell’amore familiare, che hanno vegliato stanotte in piazza San Pietro”. Ancora “un pensiero speciale va ai ‘Cantori della Stella’ – Sternsinger -, cioè bambini e ragazzi che in Germania e Austria portano nelle case la benedizione di Gesù e raccolgono offerte per i bambini che mancano del necessario. Grazie del vostro impegno!”. Infine, ha invitato tutti a invocare per tre volte Maria come “Santa Madre di Dio”.