Vita Chiesa

Francesco, Messa a S. Marta: Non perdere mai il senso del peccato

Un peccato grave, come ad esempio l’adulterio, derubricato a «problema da risolvere». «Tutti siamo peccatori e tutti siamo tentati e la tentazione è il pane nostro di ogni giorno – ha osservato il Pontefice -. Se qualcuno di noi dicesse: ‘Ma io mai ho avuto tentazioni’, o sei un cherubino o sei un po’ scemo, no? Si capisce… è normale nella vita la lotta e il diavolo non sta tranquillo, lui vuole la sua vittoria». Ma il problema è un altro: «Quando il Regno di Dio viene meno, quando il Regno di Dio diminuisce, uno dei segni è che si perde il senso del peccato».

«Il più grande peccato di oggi è che gli uomini hanno perduto il senso del peccato», ha aggiunto citando Pio XII e ricordando Uria, l’uomo incolpevole mandato a morte per la colpa del re Davide. «Ci farà bene oggi pregare per noi – ha concluso -, perché il Signore ci dia sempre la grazia di non perdere il senso del peccato, perché il Regno non cali in noi. Anche portare un fiore spirituale alla tomba di questi Uria contemporanei, che pagano il conto del banchetto dei sicuri, di quei cristiani che si sentono sicuri».