Francesco, Messa a S. Marta: «Non seguire Gesù per vanità, potere, soldi»
«Vanità, potere, soldi». Tre falsi motivi per seguire Gesù. Ne ha parlato il Papa, nell'omelia della Messa celebrata oggi a Santa Marta, prendendo come al solito lo spunto dal Vangelo del giorno.
«La vanità non fa bene», ha detto osservando che «alcune volte, noi facciamo cose cercando di farci vedere un po', cercando la vanità. È pericolosa, la vanità, perché ci fa scivolare subito sull'orgoglio, la superbia». Ecco, allora, la domanda da porsi: «Io, come seguo Gesù? Le cose buone che io faccio, le faccio di nascosto o mi piace farmi vedere?». Un monito, questo, valido anche per «noi pastori», perché «un pastore che è vanitoso non fa bene al popolo di Dio»: può essere prete o vescovo, ma «non segue Gesù» se «gli piace la vanità». L'altra cosa che Gesù rimprovera a quelli che lo seguono è il potere: il «caso più chiaro» di coloro che «cercano il potere» è quello di Giovanni e Giacomo, i figli di Zebedeo, che «chiedevano a Gesù la grazia di essere primo ministro e vice-primo ministro, quando sarebbe venuto il Regno». «E nella Chiesa ci sono arrampicatori!», ha esclamato il Papa: «Ci sono tanti, che bussano alla Chiesa per... Ma se ti piace, vai a Nord e fai l'alpinismo: è più sano! Ma non venire in Chiesa ad arrampicarti! E Gesù rimprovera questi arrampicatori che cercano il potere».
Anche qui c'è una domanda da porci: «Io, come seguo Gesù? Per Lui soltanto, anche fino alla Croce, o cerco il potere e uso la Chiesa un po', la comunità cristiana, la parrocchia, la diocesi per avere un po' di potere?». La terza cosa che «ci allontana dalla rettitudine delle intenzioni» sono i soldi: «Quelli che seguono Gesù per i soldi, con i soldi, cercando di approfittare economicamente della parrocchia, della diocesi, della comunità cristiana, dell'ospedale, del collegio... Pensiamo alla prima comunità cristiana, che ha avuto questa tentazione: Simone, Anania e Saffira...». «Questa tentazione c'è stata dall'inizio - ha ricordato il Papa - e abbiamo conosciuto tanti buoni cattolici, buoni cristiani, amici, benefattori della Chiesa, anche con onorificenze varie... tanti! Che poi si è scoperto che hanno fatto negozi un po' bui: erano veri affaristi, e hanno fatto tanti soldi! Si presentavano come benefattori della Chiesa ma prendevano tanti soldi e non sempre soldi puliti». «Chiediamo al Signore la grazia - ha concluso il Santo Padre - che ci dia lo Spirito Santo per andare dietro a Lui con rettitudine di intenzione: soltanto Lui. Senza vanità, senza voglia di potere e senza voglia dei soldi».
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