Vita Chiesa

Francesco, Messa a S. Marta: «Un buon cattolico si immischia in politica»

«Non si può governare senza amore al popolo e senza umiltà!», ha esclamato il Papa: «E ogni uomo, ogni donna che deve prendere possesso di un servizio di governo, deve farsi queste due domande: ‘Io amo il mio popolo, per servirlo meglio? Sono umile e sento tutti gli altri, le diverse opinioni, per scegliere la migliore strada?’. Se non si fa queste domande il suo governo non sarà buono. Il governante, uomo o donna, che ama il suo popolo è un uomo o una donna umile».

«Un buon cattolico si immischia in politica, offrendo il meglio di sé, perché il governante possa governare». Nella messa di oggi a Santa Marta, il Papa ha ricordato che i cittadini devono interessarsi alla politica. «Nessuno di noi può dire: ‘Ma io non c’entro in questo, loro governano…‘», ha ammonito: «No, io sono responsabile del loro governo e devo fare il meglio perché loro governino bene e devo fare il meglio partecipando nella politica come io posso’». La politica, ha ricordato il Papa sulla scorta della dottrina sociale della Chiesa, «è una delle forme più alte della carità, perché è servire il bene comune. Io non posso lavarmi le mani, Tutti dobbiamo dare qualcosa!». «Tante volte abbiamo sentito: ‘un buon cattolico non si immischia in politica’ – ha sottolineato – questo non è vero, quella non è una buona strada»: «un buon cattolico si immischia in politica», offrendo il «meglio di sé». «Ma qual è la cosa migliore che noi possiamo offrire ai governanti? La preghiera!», la risposta del Papa, che citando san Paolo ha ribadito: «Un cristiano che non prega per i governanti, non è un buon cristiano». «Diamo il meglio di noi, idee, suggerimenti, il meglio», l’invito finale del papa: «Preghiamo per i governanti, perché ci governino bene, perché portino la nostra patria, la nostra nazione avanti e anche il mondo, che ci sia la pace e il bene comune».