Vita Chiesa

Francesco, Messa a S. Marta: aprirsi ai «segni dei tempi»

«Perché questi dottori della legge – ha detto il Papa – non capivano i segni del tempo e chiedevano un segno straordinario (Gesù gliel’ha dato dopo), perché non capivano? Prima di tutto, perché erano chiusi. Erano chiusi nel loro sistema, avevano sistemato la legge benissimo, un capolavoro», e quindi erano «cose strane» quelle che faceva Gesù: «Andare con i peccatori, mangiare con i pubblicani». A loro «non piaceva, era pericoloso; era in pericolo la dottrina, quella dottrina della legge, che loro», i «teologi, avevano fatto nei secoli». È vero che «l’avevano fatta per amore, per essere fedeli a Dio», ha riconosciuto Bergoglio, però «erano chiusi lì», «semplicemente avevano dimenticato la storia. Avevano dimenticato che Dio è il Dio della legge, ma è il Dio delle sorprese», «è sempre nuovo» e «ci sorprende sempre». Loro, invece, «non capivano i tanti segni che faceva Gesù e che indicavano che il tempo era maturo», «avevano dimenticato» di essere «un popolo in cammino». E «quando uno è in cammino, sempre trova cose nuove, cose che non conosceva».