Vita Chiesa

Francesco, Messa a S. Marta: cristiano non sia impaziente o scettico

Alla celebrazione, riferisce Radio Vaticana, ha preso parte, tra gli altri, un gruppo di dipendenti della Direzione di Sanità e di Igiene, accompagnati dal direttore, Patrizio Polisca. «Altre volte, – ha proseguito Francesco – quando pensiamo a quello che il Signore ci ha promesso, è tanto grande che siamo un po’ increduli, un po’ scettici e come Abramo, un po’ di nascosto, sorridiamo. Dice in questa Prima Lettura che Abramo nascose la sua faccia e sorrise. Un po’ di scetticismo: “Ma come io, a cento anni quasi, avrò un figlio e mia moglie a 90 anni avrà un figlio?”». Lo stesso scetticismo, ha rammentato Francesco, lo avrà Sara, alle Querce di Mamre, quando i tre angeli diranno la stessa cosa ad Abramo. «Quante volte noi, quando il Signore non viene – ha proseguito il papa – non fa il miracolo e non ci fa quello che noi vogliamo che Lui faccia, diventiamo o impazienti o scettici». Il miracolo, ha sottolineato il papa, «non lo fa, agli scettici non può farlo. Il Signore prende il suo tempo. Ma anche Lui, in questo rapporto con noi, ha tanta pazienza. Non soltanto noi dobbiamo avere pazienza: Lui ne ha. Lui ci aspetta. E ci aspetta fino alla fine della vita. Pensiamo al buon ladrone, proprio alla fine, alla fine, ha riconosciuto Dio. Il Signore cammina con noi, ma tante volte non si fa vedere, come nel caso dei discepoli di Emmaus. Il Signore è coinvolto nella nostra vita, questo è sicuro, ma tante volte non lo vediamo. Questo ci chiede pazienza. Ma il Signore che cammina con noi, anche Lui ha tanta pazienza con noi». «Chiediamo questa grazia al Signore – ha concluso -: camminare sempre nella sua presenza, cercando di essere irreprensibili».