Vita Chiesa

Francesco, Messa a S. Marta: no a spirito mondano e pensiero unico

«È una contraddizione», ha spiegato il Papa: «Non negoziamo i valori ma negoziamo la fedeltà». E questo «è proprio il frutto del demonio, del principe di questo mondo, che ci porta avanti con lo spirito di mondanità». La conseguenza, per il Papa, «non è la bella globalizzazione dell’unità di tutte le nazioni, ma, ognuna con le proprie usanze ma unite, ma è la globalizzazione dell’uniformità egemonica, è proprio il pensiero unico. E questo pensiero unico è frutto della mondanità».

 «Lo spirito della mondanità anche oggi c’è, anche oggi ci porta con questa voglia di essere progressisti sul pensiero unico», ha detto il Papa: «Se presso qualcuno veniva trovato il Libro dell’Alleanza e se qualcuno obbediva alla Legge, la sentenza del re lo condannava a morte: e questo l’abbiamo letto sui giornali, in questi mesi», le parole del Papa. «Questa gente ha negoziato la fedeltà al suo Signore; questa gente – ha proseguito -, mossa dallo spirito del mondo, ha negoziato la propria identità, ha negoziato l’appartenenza ad un popolo, un popolo che Dio ama tanto, che Dio vuole come popolo suo». Il Papa fa riferimento, dunque, al romanzo, di inizio ‘900, «Il padrone del mondo» che si sofferma proprio su «quello spirito di mondanità che ci porta all’apostasia». Oggi, avverte il Papa, si pensa che «dobbiamo essere come tutti, dobbiamo essere più normali, come fanno tutti, con questo progressismo adolescente». «Con lo spirito di figli della Chiesa – l’invito del Papa – preghiamo il Signore ci salvi da questo spirito mondano che negozia tutto; che ci protegga e ci faccia andare avanti, come ha fatto andare avanti il suo popolo nel deserto, portandolo per mano, come un papà porta il suo bambino. Alla mano del Signore andremo sicuri».