Vita Chiesa

Francesco a delegazione del Patriarcato ecumenico: «Non avere paura del dialogo»

«La ricerca dell’unità tra i cristiani è un’urgenza alla quale, oggi più che mai, non possiamo sottrarci». E’ quanto ha detto il Papa incontrando questa mattina in Vaticano la delegazione del Patriarcato ecumenico giunta a Roma per partecipare domani alla celebrazione dei santi apostoli Pietro e Paolo nell’ambito del tradizionale scambio di delegazioni per le rispettive feste dei santi patroni. La delegazione ortodossa è guidata dal metropolita di Pergamo Ioannis (Zizioulas), che insieme al cardinale Kurt Koch del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, è copresidente della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. Secondo papa Bergoglio, «nel nostro mondo affamato ed assetato di verità, di amore, di speranza, di pace e di unità, è importante per la nostra stessa testimonianza, poter finalmente annunciare ad una sola voce la lieta notizia del Vangelo e celebrare insieme i Divini Misteri della nuova vita in Cristo! Noi sappiamo bene che l‘unità è primariamente un dono di Dio per il quale dobbiamo incessantemente pregare, ma a noi tutti spetta il compito di preparare le condizioni, di coltivare il terreno del cuore, affinché questa straordinaria grazia venga accolta».

Ripartita nel 2006 dopo un’interruzione di cinque anni dovuta a serie difficoltà interne ed esterne, la Commissione mista di dialogo sta ora studiando il delicato tema della relazione teologica ed ecclesiologica tra primato e sinodalità nella vita della Chiesa. Ha già prodotto «molti testi comuni» dando «un contributo fondamentale alla ricerca della piena comunione tra cattolici ed ortodossi». «È significativo – ha sottolineato papa Francesco – che oggi si riesca a riflettere insieme, nella verità e nella carità, su queste tematiche iniziando da ciò che ci accomuna, senza tuttavia nascondere ciò che ancora ci separa». Da qui l’invito a proseguire nella ricerca anche teologica dell’unità. «Non si tratta – ha aggiunto – di un mero esercizio teorico, ma di conoscere a fondo le reciproche tradizioni per comprenderle e, talora, anche per apprendere da esse». «Per questo, non dobbiamo avere paura dell’incontro e del vero dialogo. Esso non ci allontana dalla verità; piuttosto, attraverso uno scambio di doni, ci conduce, sotto la guida dello Spirito della verità, a tutta la verità».